L’interrogato del film che volevo - I topi di fogna - lettura libro
L’interrogato del film che volevo
- I topi di fogna -
Imputato - Guardi tenente che io non faccio uso di droghe da quando ero ragazzino...quindi se lei sta insinuando che sia coinvolto in affari di spaccio o minacce io non ho nulla a che fare.
Credo che Berini ci forniva assistenza durante lo smistamento della merce, assistenza anche fiscale.
Tenente - Mi dica della sua carta di credito, come mai aveva dei dati falsi?
Imputato - Questo non lo so ma credo qualcuno mi voglia coprire.
Tenente - A quale scopo?
Imputato - Non al mio, non ai miei, qualcuno a cui facevo comodo.
Tenente - Chi le consigliava le battute in missione?
Imputato - Non lo so nemmeno io, a me bastava leggere in falsetto e sapevo cosa dire, non sbagliavo mai.
Tenente - Cosa vuol dire in falsetto?
Imputato - Tenente, lei non conosce il falsetto?
Tenente - Lei è molto bravo a mentire, ci sa nascondendo la verità con la tecnica del caos, da cosa scappa e da chi?
Imputato - Cosa sarebbe la tecnica del caos?
Tenente - Lei crea confusione per nascondere il vero dal falso.
Imputato - Lei mi spiega come facevo a sapere degli affari di Sergei quando io ero sempre solo? Sa quante parole lui mi ha detto in 6 mesi di lavoro? Credo nemmeno una, mi comunicava con lo sguardo.
Tenente - Le comunicava con lo sguardo?
Imputato - Sì e bigliettini, ma erano scritti con una lingua a me sconosciuta.
Tenente - Il Russo.
Imputato - E lei che ne sa? Poteva essere Greco. Lui mi diede le chiavi e un DVD e mi disse: è tutto tuo, mettiti al lavoro.
Tenente - E lei non sapeva gli affari dietro il banco?
Imputato - Non so nulla.
Tenente non la seguo più. Queste domande mi stanno facendo venire il mal di testa. Io so solo che volevo tutto quello che era bello, volevo…
Tenente - Lei voleva tutto, non solo, voleva anche l'impossibile, ciò che non esisteva, non aveva limite ai suoi vizi, alle sue voglie e desideri. Lei si sentiva così forte che pensava fosse tutto a portata di mano.
Lei voleva solo fare l'artista e da una cosa, un sogno ne sono nate altre, lei si è inventato tanti ruoli in questa società.
Imputato - Volevo diventare più grande di Leonardo.
Tenente - La sua megalomania di cose impossibili l'ha portata a cose macabre, tanti omicidi pur di andare avanti.
Lei non può cambiare la storia, nessuno al mondo può e potrà diventare più grande di Leonardo, se lei non si dà una controllata ucciderà altra gente.
Ti prestavi bene a seguire gli ordini. Ma non sapevi da chi e per che cosa. Ti creavi un film in testa e non ne uscivi vivo, anzi non ne uscivano vivi gli altri e hai fatto una carneficina.
Imputato - Le ripeto che non ricordo nulla. Io non so di cosa sta parlando.
Tenente - Te lo ricordo io: Maro Semato, sgozzato con coltello da cucina mentre dormiva, fatto a pezzi e messo al forno. Sime Mula, impiccato e tagliato a pezzi. Lua Muraglio, annegato nella sua vasca da bagno e poi imbalsamato. Frano Ferraglio, mutilato e poi bruciato vivo. Stefano Sempronio, incollato e dato in pasto a un coccodrillo. Michele Lauro, prima accecato e poi tagliato gli organi genitali per farlo morire dissanguato. Devo continuare? Non basterebbe un giorno.
Imputato - Esistono anche criminali indipendenti, associare sempre un delitto a legami con organizzazioni criminali ha solo uno scopo mediatico commerciale. Non capisco perché mi avete coinvolto con questa investigazione con cui io non ho nulla a che fare.
Tenente - Allora adesso si ricorda? Sta ammettendo le sue colpe? I suoi delitti?
Imputato - Signor tenente, sto solo facendo il suo gioco, se lei dice che questi sono miei omicidi io la credo, ma ciò non vuol dire che ne sia consapevole. Cosa vuole da me? Una confessione? Sì, sono stato io, se è quello che vuole che io pensi.
Tenente - Lei chiama dei delitti un gioco? Queste parole aggravano la sua posizione. Lei farebbe saltare i nervi anche a un monaco buddhista, le consiglio di collaborare senza fare battute azzardate, le ricordo che sta parlando di fronte alla legge, e che questo non è un film.
Imputato - Se lei è la legge mi dovrebbe dare tutto il potere per difendermi, ma qui sembra che mi siano fatte delle accuse senza prove in mano, sembra che le vostre siano solo insinuazioni.
Tenente - Adesso le faccio vedere anche le prove. Sicuramente mi dirà che questa persona non è lei, magari è un clone.
Imputato - Vorrei sapere perché sto qui a parlare con voi senza un avvocato, inizialmente sembrava solo un semplice interrogatorio, ora sono uscite accuse di delitti, prove schiaccianti e tutto senza un avvocato.
Tenente - Qui la legge sono io e io decido se darti un avvocato o meno. Vedi ragazzo, tu ti sei cacciato in un bel guaio e pensavi di farla franca, ma non avevi fatto i conti con me, anzi con noi. Avevi calcolato ogni minimo dettaglio alla perfezione ma qualcosa ti è sfuggito di mano.
Imputato - Lei continua con queste accuse ma io non la posso venire incontro perché non ricordo nulla e non mi posso difendere su una cosa che non so di aver fatto. Per quel che mi riguarda lei sta bluffando.
Tenente - Mi parli quasi da saggio e persona superiore a me. Mi chiedo dove trovi tutta questa sicurezza in te, ma credo che a breve non ce l’avrai più.
Imputato - Mi chiami un avvocato!
Tenente - Crepa!
Imputato - Cosa ha detto? Ma che razza di uomo della legge sarebbe lei?
Tenente - Che fai ora? Chiami i Carabinieri? Tu sei solo uno sporco assassino, un carnefice che ha rovinato tante famiglie, un verme da fogna. Sai che adesso rimarrai inchiodato su quella sedia per ore, giorni, settimane, sino a rispondere a tutte le mie domande. Innanzitutto iniziamo da Lory. Come l’hai conosciuta?
Imputato - E chi sarebbe questa Lory? Nemmeno la conosco.
Tenente - Non faccia il finto tonto. Sai benissimo di chi sto parlando. L’hai conosciuta in discoteca? Al bar? A noi risulta che la conosci molto bene, anzi benissimo. Hai fatto un macello, una, due, tre, cento ragazze, mille, le volevi tutte e hai creato il caos ovunque andavi. Cercavano tutti te.
Imputato - Io ho sempre chiesto i miei diritti, credo anche in passato. Già sapevo di essere indagato e chiesi ai miei amici che reato avessi commesso. Chiedevo solo di avere la mia libertà di movimento.
Tenente - Tu chiedi la libertà? Forse non sai che non avrai più un solo giorno libero della tua vita!
Imputato - Senta lei si sta inventando tutto!
Tenente - Rispondi a questa domanda: dove ti trovi?
Imputato - Io so solo che sono in caserma delle forze dell’ordine. Non so nemmeno come sono finiti qui.
Tenente - Che ore sono?
Imputato - La smetta, che domande sono queste?
Tenente - Senti ragazzo tu a me la smetta non lo dici o ti do altri 100 anni di galera, dimmi che ore sono.
Imputato - Sono le 8 di sera.
Tenente - Certo lo hai visto nell’orologio davanti a te, vedi che sei furbo?
Imputato - Mi arresti e mi dia l’ergastolo pur di finirla con queste cazzate tenente.
Tenente - Prima ti faccio sputare sangue dalle orecchie e ti lego al lampadario! Adesso ti leggo quello che hai scritto nei messaggi alla tua prima vittima, cosi’ magari ti torna la memoria.
Ti amo alla follia Luiga, dal primo momento in cui ti ho vista mi si sono aperte le palpebre come se avessi visto un angelo, non potevo che munirmi della mia arma di seduzione e farti mia. Io e te e nessun’altro, con o senza il tuo consenso io sono venuto a prenderti amore mio. Bisogna debellare il crimine e io sono l’uomo giusto. Sai quante volte mi sono visto The Punisher? Era il mio film preferito. Tu e io col sangue in mano, di loro, di quelli, coloro che hanno rovinato la mia vita. Ho scelto te come esca perché sono sicuro che a loro piacerai tantissimo. Ti userò con il cuore in mano e tu farai il mio gioco. Un’esca perfetta per compiere i miei delitti perfetti. Puliremo la società dalla feccia umana, le strade saranno più pulite e puzzeranno meno di fogna. Sarai la Regina dei miei affari sporchi, la protagonista delle mie missioni. Ti farò conoscere il senso di vendetta perché ne hai bisogno anche tu. Sicuro di me stesso di farò viaggiare in un altro mondo, quello dell’onore e dell’orgoglio. Saprei gustare il senso del potere come solo io ti presenterò. Ti piacerà, proverai gusto estremo nel vedere le loro carcasse viscide, saprai assaporare la loro morte come se fosse il senso della tua vita. Ne faremo a pezzi a decine, a centinaia.
Adesso ti dico il mio primo piano, lo chiamerò il sacrificio di Satana. Andrai a casa sua, con i tacchi a spillo e la borsa rossa. Ti vestirò con calze a rete e gonna corta. Sarai molto attraente e ti lascerò anche tanti pezzi da 500 nel portafoglio, che gli mostrerai per farlo stare tranquillo.
Tenente - Come me lo spieghi? Chi stava scrivendo secondo te? Adesso ti faccio leggere i capitoli successivi.
Lugina, ho parlato con i Greci e vogliono comprare gli organi. Ma tu glieli devi cucinare. Non vogliono nulla crudo e si vogliono gustare tutto con le spezie. Tu sarai la loro cuoca. Sai che ho intenzione di riprendere tutto con una telecamera professionale. Ci voglio fare un film. Adesso ti spiego in che modo li voglio uccidere. Ti spiego ogni passaggio e cosa dovrai fare tu. Allora: loro dovranno morire legati, prima bruciati con della benzina e poi li taglio tutte le dita, sia dei piedi che delle mani. Li stacco la pelle con un coltello riscaldato, poi li punzecchio della carne calda. Prendo degli aghi e glieli infilzo negli occhi. Poi prendo delle tenaglie e le stacco le ossa delle braccia dalle spalle. Del corpo non rimarrà più nulla tranne gli organi. Questi Greci sono nobili dell’alta borghesia.
Il tenente è un'idiota, si è sposato quell'animale da fogna e l'ha rovinato, l'ha reso invalido di mente, è buonino stupidino idiota perché non ha mai chiesto il divorzio. Dove essere cattivi, come ho fatto io con ****, mandandola a fanculo. Quando avevo capito con chi avevo a che fare le ho dato una pedata nel culo, ed ero innamoratissimo, completamente perso d'amore quando l'ho lasciata. E' già la terza mail che mando alla procura della Repubblica e nessuna risposta.
Lasciatelo perdere. Sei un asino, sembrava che mi dicesse, un'alfabeta. Non sai né scrivere e né leggere. Ho contato centinaia di errori, sei il più scarso di tutti. Ricordo gli anni a scuola con i miei insegnanti, avevo difficoltà a studiare. Ero bravo ma scarso, non si capiva bene, ero strano. Parliamo, come canta Mina PAROLE PAROLE PAROLE. Il linguaggio, quella che noi chiamavamo l'evoluzione umana. Finalmente l'homo sapiens parla, abbiamo scoperto la parola dopo il pensiero. E io dopo anni con musica e arte, sono finito a passare la pre anzianità a scrivere scrivere e scrivere. E sentiamo parole, sempre parole. Si, anche io denunciato per stupro ''hello how are you'' per farmi massaggiare nella schienza da Shari. Non scopiamo? Io voglio solo massaggi alla schiena, un po' di compagnia. Lo stupro degli Hello how are you do you have a web cam. Scatenerò l'inferno! Lei voleva fare sesso, si mise davanti a me con il sederino davanti, ma a me il sesso anale non piace, non l'ho mai fatto, ci provai ma non mi piaceva sentire quella cosa stretta nel mio pene, pooh…non fa per me. Mi ha sempre fatto schiffo il sesso, lo facevo per farle contente, mi aveva mandato a fanculo perché non l'avevo baciata, ma io volevo solo la tua compagnia, allora ci provai a baciarle, a me piacevano i massaggi alla schiena e l'affetto come un orsachiotto. Dicevano che ero gay. Io volevo solo una sedia per stare comodo e il computer, ero comodissimo. Quella sedia era bellissima e comodissima. Poi scrivendo scrivendo andai oltre, la mano sembrava che volesse di più e la fantasia non si fermò. Iniziai a programmare. Il suicidio è la cosa migliore da fare nel mio caso. I sogni sono una morte lenta, ho il cervello a pezzi, è distrutto, il dolore mentale è immenso, non lo sopporto più. Mi traumatizzano, questo non ha nulla a che fare con schizofrenia, è tortura onirica, ma non c'è una cura? Devo vivere tutta la vita con questa tortura? Ma questi disabili in sedia a rotelle al posto di fare i minchioni con lo sport del cazzo visto che sono sempre seduti non possono studiare delle cure? Piuttosto che far mettere nella sedia chi ha gambe per correre, idioti. La fortuna la cerchi idiota. Quanta gente ignorante intervistano in TV. La fortuna non arriva ignoranti! Si cerca! Non cade dal cielo! Se non fa cassa e non piace non interessa a nessuno. Chiamiamo il tenente Lucio della base di Caligola. Fare lo scrittore è il lavoro più bello la mondo, ma sto provando piacere anche a fare pubblicità al libro, come se fosse un film o realtà, non c'è lavoro più bello, tra pittore e scrittore mi piace di più scrittore, poi si ritorna a studiare, come a scuola, quando si avevano gli amici, i compagni di classe, bisogna studiare a vita e migliorare l'italiano, adesso mi rispolvero i vecchi libri di scuola d'italiano.
Per chi ha lasciato i suoi cari
Per tutti quelli che hanno perso i loro cari, che sono soli, che non hanno più nessuno, che si rifugiano nel letto e nel divano pensando a loro. Che Dio li benedica, un giorno ci andremo tutti in paradiso. Chissà se siamo vicini alla fine dei tempi, all'era della nuova dimensione in cui viviamo, quella dimensione dove incontreremo tutti loro. Da vivi.
L'uomo dalle mille risorse
Devo dire la verità e ciò che avverto. Indizi non ne ho, nemmeno prove contro di me o altri, nulla, solo cattive emozioni. Solo paure. Speriamo che siano sensazioni sbagliate. L'unico collegamento che potevo avere era il servizio militare, nient'altro. Ma che vuoi che potessi avere nulla a che fare io con queste cose? Nulla. Ma io proprio non so nulla. A loro servivano dei colpevoli. Mi sento coinvolto anche se non lo sono. E non ho la più lontana idea del perché io. Qualcosa di vero c'era, ricordo che venivano sotto casa di Bruvo dei trafficanti di droga e poi disegnavano sempre delle scritte nella sua entrata di casa. Ci pedinavano. Non vendevano erba, mi vendevano hashish marocchina. Si mettevano sotto casa. Sembrava che conoscevano i nostri spostamenti, ci avevano rubato la macchina. Non ho mai capito chi abbia letto quel diario.
<<Magistrato, sta cedendo, sta per confessare>>
<<Non poteva reggere a lungo, ormai sono passati troppi anni e le pressioni erano alte>>
<<Lui continua a dire che lo volevano usare come vittima colpevole per il loro interessi>>
<<Secondo me ha partecipato ai loro intenti consapevolmente>>
<<Magari sta male perché sta male di natura, senza motivo, pressione bassa>>
<<Perché parla arabo, chi glielo ha insegnato? Il suo è un arabo di zone locali rurali poco note al mondo, di alcune tribù>>
<<Lui dice che sono possessioni spirituali>>
<<Hai degli sbalzi improvvisi di umore associati sempre ai ricordi di omicidi>>
<<Non può che dimostrare la sua complicità>>
Per anni mi sono sentito una vittima, vittima dei poteri alti della società, quelli che prendono le belve da strada e le usano a loro piacimento.
Anni fa con il poker e nascosi tutti i soldi delle vincite nel muro, erano soldi tassati tutto legale e non si devono dichiarare ma avevo paura dell'assalto dei ludopatici che volevano essere come me e dissi della droga, sono tutti murati erano in Lira e sono andato in banca a cambiarli in Euro, non ricordo se anni fa il gioco online era legale, per questo nascosi tutto. Tutto il resto era menzogna, allora scrissi tutto sui quaderni e non lo chiamai Countdown ma in altro modo. Ero uno dei migliori giocatori al mondo, e si ricomincia tutto da capo. Era il mio lavoro. Io guadagnavo col gioco, e sarà di nuovo così. I giornalisti della RAI sono sempre più vicini ad essere uccisi e così il giudice che mi ha denunciato per ludopatia.
La mia vita ha poca importanza rispetto alla verità, non ho paura di morire. A me l'inizio della terza guerra mondiale non è mai andato giù, le torri gemelle e il complotto, non l'ho mai digerito. E tutto quello che ha portato dietro. Io sono stato addestrato per morire, non ho paura della verità. Non ne vale la pena morire per affari di droga raga, ma per la terza guerra mondiale si.
I giganti neri
Per me non stai dicendo nulla, e credo che tutti i nemici che avevo me li sono fatti amici. Credi che sia un vantaggio avere amici? Ecco, adesso che la terapia è finita mi posso divertire come scrittore, non riuscivo a capire bene perché non mi spiegavano bene, finché misero in campo facce credibili, i veri professionisti dei messaggi ''hey, fai come dico io o sei morto''. Quelli che piacciono a me, come i film dei servizi segreti e polizia, quelli forti e seri. Quelli credibili. Adesso mi è tutto chiaro, aspetta, penso solo a fare soldi adesso e me ne frego di tutto e tutti, tanto quelli che mi vogliono bene ci sono, e sai, mi sono affezionato anch'io ma non usare parole dolci, a me fanno cagare le smancerie. Quindi affezionato un corno. E poi, o mi scrivi delle mail con messaggi chiari e diretti o mi mandi dei professionisti, perché io i dilettanti non li capisco, se mi devi parlare in codice voglio solo i migliori. Così va meglio. Ci capiamo. Io capisco solo i professionisti, i migliori al mondo, le faccette da mingherlini non le capisco. Voglio i giganti, quelli veri. Duri e incazzati. Finalmente i giganti neri, tutto d'un pezzo, dei giganti della legge. Due metri e 20 con spalle larghe come degli armadi, a quelli li devi dare retta. Quando è tutto nero c'è poco da combattere, ti schiaccia vivo. A me sembra che ancora non hanno capito né dall'una parte e né dall'altra. E che domani sarà davvero l'inferno in Italia e Sardegna. A me sembra che chi deve pensare anche ai miei interessi sia economici che di riservatezza non abbia ancora capito bene, e che stiano sfottendo sia dall'una parte che dall'altra. Domani lo capiranno che dovevano fare come dico io, al cimitero lo capiranno molto bene. Domani ci sarà l'inferno in Italia e Sardegna. Adoralo e non ti farà del male, lui non vuole gli schiavi di Dio e nemmeno i suoi servi, lui vuole gli adulatori.
A me non sembrava una possessione, mi sembrava una specie di forza non elettrica ma magnetica, come una scarica elettrica, ma diversa, un colpo potente che mi ha fatto balzare dal letto. Io recitavo il diavolo manipolato dalla suggestione, perché non capivo che razza di energia fosse. Che cazzo era! Urlai rabbrividito, ''ti prendo a calci nel culo!'' Diedi pugni e calci nell'aria incredulo di quella forza. Sembrava come quei film di Satana dove l'indemoniato faceva volare in aria l'esorcista e farlo sbattere contro il muro.
Ma allora che ci faccio all'inferno? Quale inferno dirai. Non esiste l'inferno, era solo Dante. Io non sono Dante, ma vai…
Prendimi da tutte le angolazioni, ti voglio così, bella e tenera come i sofficini findus, brava brava brava.
Ti prendo a calci nel culo, ho il ginocchio spaccato e adesso fa male e mi sta già venendo il nervoso. Mi sono pentito di non aver fatto l'intervento chirurgico. Fa male e ho già il sangue a mille, sono arrabbiato, se non la smette di fare male prendo una sega e taglio la gamba.
Guarisci figlio di puttana o ci metto un pezzo di ferro al posto di ossette da pinocchio.
Tutta la mia carriera, tutta la mia vita era basata su quella formica, tutti i miei segreti, ma questi continuavano a indagare, indagano il nulla, per degli innocui messaggi. Tu te tu te tu te, vedi tu sei te tu te tu, vedi tu sei te tu te tu ma quando lo confiscano? Continua a pensare a me.
Confessione alla Metropolitan police di Londra
Persi la bussola e la ragione, il contatto con la realtà. Feci tre viaggi in aereo in poche ore sotto effetto di alcol, ero mezzo alcolizzato. Era l'alcol. L'antimafia mi dava sempre bottiglie di limoncello e io bevevo, bevevo, bevevo. Bevi a volontà. E io finivo tutto in giorno. Giuli, la madre di Massilo, papà non se ne accorse mai. Signor magistrato io feci uso di droghe prima dei 20 anni, dopo i 20 anni non ho più toccato nulla, mi sono dato all'alcol. Era tutto gratis, mi portavano il limoncello in casa i Carabinieri dell'antimafia, loro lo davano a mio padre ma lui non lo beveva e lo bevevo io. Avevo il fegato distrutto, completamente distrutto, poi un giorno dopo settimane che mi bruciava, giuro su Dio, ho sentito una mano che lo ha afferrato, lo ha strappato dal fianco e non ho più sentito dolore. Mi ero sentito male con Sira dopo un rapporto sessuale e lei il giorno dopo mi portò all'ospedale, mi diagnosticarono un tumore al cervello, lei voleva che facessi le cure e io dissi ''nessuno metta mano nel mio cervello, preferisco crepare'' posso morire da un momento all'altro, me lo porto da più di 18 anni. Da morto starei meglio, con i tempi che corrono…alluvioni, terremoti, guerre, terrorismo, ma che senso ha vivere? Non ne riesco più a dare.
Mi sembra strano, invece io capì il loro gioco ''le parole'' ho sbagliato a dirtelo Luna mi condanni? Allora io condanno le tue parole. Ti è rimasta a mente la banca, non perdonare gli errori dopo le mie lamentele che li fece sentire in colpa per gli errori, se non mi fossi lamentato avrebbero, ammettere gli errori, invece io li ho fatti sentire in colpa allora hanno fatto in modo di avere ragione. Vittime, una nuova mafia. Io avevo capito da anni e con gli amici dissi ''la faccio io la mafia''. Ecc…ecc…sarebbe uno scandalo mondiale.
Cosa è successo? Credevano che ero posseduto invece parlavo arabo, lo conoscevo perché ebbi una relazione con una ragazza della Somalia, e nei video arrabbiato feci la traduzione in italiano. Quindi in tutti questi anni nei video privati ho tradotto tutto quello che dissi in arabo.
Insomma, tra uno sfogo e l'altro non so più dire al tenente, il modo migliore per dare una testimonianza credibile è dire la verità ma non va bene per il libro e per il film. Credo che stia perdendo il mio tempo e che forse dovrei farmi suggerire da qualche amico esperto di crimine.
Credo che sia davvero Lumin che deve morire. Non ho tradito l'Italia, non l'ho chiesto io di collegarmi con lui, non l'ho mai chiesto. Sono stati aggrediti da ogni angolazione. Non avrei mai pensato di piangere la sua morte. Chi lo avrebbe nemmeno creduto piangere per Lumin. Aveva gli occhietti da cagnolino. Sembrava un pupazzetto. Era tutto vero della mafia russa, ma io in ogni caso non riuscivo a volergli male, sono sfuggito alla morte almeno 7 volte, nulla, quegli occhietti non riuscivo a odiarli, lo perdonai sempre. Ci ho provato più volte a volerlo morto ma niente da fare, non ci riuscivo con il cuore. Secondo me hanno arruolato dei sensitivi veri al Cremlino e hanno collegato il suo cuore con il mio, come fece Berini. I sensitivi veri li usano ancora nei poteri alti. Funzionano sempre. Mi sono anche sforzato di volerlo morto ma il mio cuore non voleva. Lo aveva fatto anche Berini. Hanno arruolato i migliori sensitivi al mondo. Esistono davvero e sono molto dotati. Se muore lui io sono fottuto.
Tenente - Allora imputato, ha fatto chiarezza su quanti omicidi ha commesso? Io ho preso altre prove contro di lei
Imputato - Lei continua a chiamarmi imputato, ma il processo dove sarebbe?
Tenente - non ci sarà nessuno processo, io la getto in gattabuia senza processo e getto le chiavi.
Imputato - Se vuole confesso, ma ci sarà l'opzione del patteggiamento e collaborazione?
Tenente - per quello si dovrebbe arruolare nei Carabinieri perchè nella situazione in cui si trova a lei le dovremo dare la pena di morte.
Imputato - credo che le vittime siano 450, tra donne, bambini e adulti maschi.
Tenente - Bene, a posto così. Brigadiere lo sbatti in cella e non lo faccia uscire nemmeno per pisciare, cella di isolamento, che se lo beva il piscio.
Seri, io ti volevo bene ma tu continuavi a lagnarti, facevi gli occhi dolci ma a me irritavi, ti ho dovuta sgozzare nella trachea. Mi dispiace ma quando ho bevuto il tuo sangue tutto era così bello e ho goduto come se avessi avuto un orgasmo. Mili, sembravi un bambino ma io ti vedevo grande, avevi gli occhi grandi come quelli di un lupo. Mi piaceva la tua carne, soffice e morbida. Ti ho fatto a pezzi perché intero non ci stavi nel frigo. E poi Lalli, dolce, tenere, bella come un angelo, appesa a testa in giù mentre la pisciamo in bocca, lei vomitava e io passai tutto il tempo a lavare il pavimento. L'ho gettata nella fogna preda dei topi. Lei mangiarla non era il caso, anche perché dovevo dare cibo anche ai topi. I topi.
Topi di fogna.
