Fiction thriller no AI
Agente 007 Lucy Marlin
- Fiction thriller -
Continuano a provarci, usando una comunicazione che segreta non può più essere, ma finché è il presidente che lo consente allora sarà il presidente a pagarne le conseguenze. Mi assunsero senza contratto, senza parlarmi mai, non potevano perché loro erano quelli che mi proteggevano e se venivano scoperti io non ero più protetto. Mi mandarono in missione in stato straniero e da li io già sapevo a cosa andavo incontro. Lo capii subito dalla carta di credito. Sapevano che sapevo leggere in codice e nei numeri c’era scritto: agente 007 Lucky Luke. Le mie missioni furono così segrete che anche se tutti mi conoscevano non riuscirono mai a capire le mie mosse, non le dovevano capire nemmeno chi mi diede l'incarico. La seconda frase che lessi in codice fu questa: agire come un serpente. Potevo gridarlo al mondo chi ero che tanto non conoscendo le mie missioni, il mio scopo, le mie mosse e soprattutto il mio nemico potevo dormire sonni tranquilli. Quando feci la mia prima mossa falsa, ovvero essere scoperto, pensai fui un uomo morto, ma loro non sapevano il motivo per cui mi dovettero uccidere. Si, sono io, agente Lucy, e quindi? Rimasero mesi, anni col dito puntato contro ma non avevano alcun indizio di cosa feci e per chi lo feci. Nonostante la mia mossa falsa non ho commesso la più drastica: mostrare loro le carte. Fui stato scelto non da loro, dagli alti comandi, ma da una persona esterna alle loro funzioni, uno psicologo. Conosceva la mia psiche complessa e impenetrabile, perfetta per missioni ombra. Per loro fu estremamente difficile comunicare con me, ma fu proprio questa complessità la mia arma vincente