Io e lui a tu per tu - fantasy e fantascienza horror

 Il coraggio di scrivere e raccontare...non ce l'hanno tutti, ci vuole tanto, molto coraggio, sfidare morte e vita. Ma ci vuole tanto coraggio anche per leggere, sapere e conoscere la cruda e feroce realtà. Ci vuole coraggio anche a leggere e sapere di avere informazioni che sono scomodo, allora quelli come me fanno solo confusione perché ciò in cui non so bravi è sapere di non far capire a nessuno chi sta leggendo. Questo è il rischio del web. Come chi scrive, chi legge è sempre in pericolo quando si scrivono informazioni pericolose. Mi arrabbiai, smettila di farmi capire che stai leggendo, non sei al sicuro, io te lo posso dire, quelli come me affrontano le montagne più alte e pericolose e non hanno paura della morte, hanno affrontato i rischi più impetuosi. Io sono la bestia, il demonio in persona. Credermi era difficile, farlo credere era difficile allora gli dissi ''sono un folle kamikaze'' mi piacevano i Kamikaze Giapponesi. Io sono la morte nera, quella dalle 7 vite. Non vi voglio morti, gli dissi, mi sentirei solo senza di voi. Riprendere a fare lo scrittore dai fatti avvenuti tra il 25 e 28 di Maggio 2025. Voi avete paura della morte? A me piace, ciò che non mi piace è la violenza fisica, ho il cervello molto delicato e soffro di mal di testa, basta un nulla che esplode. Ma la morte la affrontai a mani nude, da solo, affrontai l'ombra che mi avvolse nelle tenebre. Scherzai con il fuoco e capii che altri tipi di morte non ne potevo affrontare, mi piacque solo quella, cercai di evitare le altre più fisiche. Odiavo e odio il contatto fisico di altra gente, non mi piace essere toccato da nessuno, preferisco una pallottola nel cranio, magari un omicidio in stile mafioso con silenziatore.

Li chiesi: tu come vuoi morire? Ognuno scelse il suo modo, io volevo morire con il diavolo, con le tenebre e la tortura. Volevo entrare all'inferno e cosi' successe. Chiesto fatto. E allora perché mi hai lasciato in vita? Non doveva finire cosi'? No, mi disse, dovrai morire altre volte. Fino a quando gli chiesi? Chi lo deve decidere? Non Dio. E allora chi? Gli chiesi, lui mi disse quando vorrai te. Ma quanto mi piace scrivere, raccontare? Che ne so, dipende dalle giornate, dai momenti, il fatto è che non piace tanto parlare, preferisco cantare che parlare, le chiacchiere non mi piacciono. Non odio persone, odio le cose, come le chiacchiere da bar. Se ti piace scrivere racconta della tua morte, anzi, delle tue morti, ti darò lunga vita per raccontare tutte le volte che morirai, come penitenza ti piace? Mi chiese, a me si, ho sempre adorato il demonio, il problema è se mi metti faccia a faccia con Dio. E cosi' morirai, di fronte al suo volto. Ti abituerò al trauma che ci proverai tanto gusto. Diventerai masochista e quando starai bene cercherai il male e il dolore.

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