Rileggetelo - Bulky

                   












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                     Dietro i numeri


                          

  Non si sapeva se l'idea fosse congeniale a Luke, ma sicuramente era plausibile per quanto concerne tutta la situazione. 

   L'idea era un numero.

   Di certo quei labirinti mentali che si creò, ponderarono a riabilitare l'aforisma del concetto

astratto delle sue storie. Situazione che voleva dimostrare come quei pensieri assurdi potessero interferire nelle consuete mansioni di lavoro. Erano labirinti senza via di uscita. Li immaginò come nei suoi sogni. Con tutti quei codici e numeri.

    Sì, labirinti.

    Così l'immaginò. Così li vide nella sua mente.    

     Tanti numeri che si dimenano in labirinti.

   Li dipinse, li raccontò nelle sue storie. Li pensò continuamente al lavoro. Un lavoro arduo. Pacchi, spedizioni senza sosta.

   Ogni giorno, al rientro dal lavoro, scriveva numeri.

   Faceva calcoli che espletano sempre con schema piramidale. 

   Dopo mesi di studi, avvertì che quei numeri potessero essere delle date. Anzi, lo erano. Date di nascita, date di avvenimenti storici. 

   Computò che nonostante non avesse idea da dove ebbero origine quei calcoli, essi avvalorano qualcosa che attirò la sua attenzione. 

Durante quelle visioni è sua abitudine prendere carta e penna e scrivere. Gli piace il vecchio stile. Niente computer.

   Al lavoro, con tutti quei codici nei pacchi, pensa a un nesso tra le visioni e i pacchi. Ogni cosa diventa un ''amuleto''. Sente che c'è un senso a tutto. Connette.

   Persuade la sua mente per verificare ogni cosa.  

   Orari. Anche targhe di macchine. Numeri delle sue carte di credito.

     Ogni cosa che ha un numero diventa un messaggio, come se ci fosse una missiva nascosta da qualche parte. La cosa strana è che riesce sempre a fare combaciare gli eventi. 

   Se gli cade un piatto alle 10:30 e poi vede un cane attraversare la strada alle 10:30, allora vuol dire che deve seguire quel cane, per vedere dove lo porta. Per sapere se deve reperire qualcosa. È ovvio che questo suo portento gli crea problemi al lavoro. È come se avesse la convinzione di dover scoprire qualcosa, un mistero. A volte pensa di comunicare con l'Universo. Come se fosse Dio stesso. 

   Queste convinzioni sono scaturite soprattutto dai suoi sogni. Sogni premonitori. Da quando questi sogni sono divenuti più frequenti, Luke ha forse voluto notare, constatare anche nella realtà se i suoi calcoli sono annessi ai sogni. Vuole capire se le coincidenze numeriche hanno origine dai suoi sogni. Sa che i suoi numeri ''parlano''. Crede che lo possano portare a qualcosa. Ma vuole anche sapere la loro origine, e chi, soprattutto, ha fatto nascere tutto ciò.

   A volte pensa che se l'è cercata lui. Essendo sempre stato appassionato di magia, forse la risposta è molto più semplice. Infatti, quando va a scavare nel passato, si ricorda di quegli scritti dai titoli macabri, sinistri, sempre sul tema paranormale. 

   In congiunzione con le diverse attitudini dei suoi coetanei, si mostra lo stesso malleabile, per non urtare la sua pace interiore. Però, deduce che eventuali confidenze, gli possono nuocere.

   Tiene tutto nascosto. Per il momento.

   Sì, forse lo ha voluto lui. Come se si fosse cacciato nei guai. Come se fosse entrato in una stanza buia da dove non riesce più a uscire. Il fatto è che a lui piace. 

   È ormai diventato un investigatore del mistero.

   Da quando indaga sui numeri, sente come se la sua mente fosse più leggera. Come se avesse trovato una nuova ragione di vita.

   Adesso non gli resta che assaporare il puro piacere della ricerca.

   Luke si ricorda molto spesso di un accadimento che risale all’anno 1996.

   Si trovava nella strada di campagna tra Roma e la periferia più a sud della città. Viaggiava nel pullman. All'epoca aveva 18 anni. Era mezzo addormentato e quando la corriera si fermò per far salire e scendere i passeggeri, notò un signore di mezza età, con i capelli bianchi. Quest'uomo girò lo sguardo verso di lui e lo fissò. Luke non capì perché lo fissò. La notte sognò quell'uomo, che gli fece vedere un emblema. Lui però non riesce mai a ricordarsi di quella figura.

   Da quel sogno pensa che ci sia un nesso tra i fatti odierni ed esso, per l'appunto. 

   Dopo la visione nel sogno di quel l'amuleto, Luke rimase alla ricerca per alcuni mesi, ma poi iniziò a non darle più importanza. Quasi se ne dimenticò. 





































                  








         Mai nello stesso posto



   Trasferitosi a Roma nel lontano 1995, Luke aveva solo diciassette anni. Lasciò il liceo scientifico per problemi di amnesia. Per studiare qualche pagina di storia doveva leggere almeno cinquanta volte. 

     Ha iniziato con qualche lavoro saltuario, come volantinaggio e un po' di giardinaggio il fine settimana. La sua è sempre stata una situazione precaria sin da quando perse entrambi i genitori a quindici anni. Morirono in un incidente stradale.

     Vissuti i primi anni a Roma in solitudine, riuscì sempre a pagarsi l'affitto e vivere grazie al suo grande senso del risparmio. Non aveva tanti amici.

     I numeri. Roma e le vie delle strade. I numeri delle case. Quella era già la sua piccola ossessione, ma fin da allora rimase solo uno scaccia pensieri. Non poteva immaginare che grazie a quei giochi mentali potesse arrivare a studiare i numeri in maniera ossessiva, come nei giorni odierni. Allora nessun calcolo, nessuna coincidenza che gli potesse far pensare di diventare un investigatore del mistero.

    E poi quella voce che sentiva sempre, qualcuno che lo chiamava ma non c'era nessuno. Come senti quella voce il suo sguardo cadeva nell'ora. Quasi sempre con gli stessi numeri, 3:33, 4:44, 5:55.

    Non rimase tanto tempo a Roma. Dopo un paio di anni si trasferì a Barcellona dove conobbe la sua nuova compagna. Imparò subito lo Spagnolo ma gli rimase poco tempo.

    Trascorso un anno andò a vivere a Londra. Era l'anno 1999.

    I primi giorni non si trovò a suo agio, non gli piacque. Ci mise settimane, forse mesi prima di ambientarsi.

    Iniziò a lavorare in un Burger King, poi come imbianchino.

    Londra. Nel 2000 l'amò. Era la sua città, ma sin dall'arrivo in città si dimenticò dei numeri, quando un giorno vide una chiamata persa al cellulare che terminava coi numeri 789. Sin qui nulla di strano. 

    Si stava accingendo ad andare al lavoro quando vide un ragazzo con stampato sulla maglietta il numero 789 ma del resto sulla maglietta non c'era raffigurato nient'altro. Ma che numero era? Quella fu la sua prima impressione. Poi per coincidenza vide il numero nel cellulare. Si fece mille masturbazioni mentali ma ne dedusse che era solo un caso, almeno per il momento. Come fece ingresso in un bar, qualche minuto dopo aver visto quella maglietta, notò una scritta sul bancone del bar. Un numero, per la precisione, che finiva con  789. Controllò subito il cellulare e vide che era diverso a parte le ultime tre cifre. Cominciò a pensare. Si chiese se fosse un messaggio, si chiese anche se fosse una provocazione. Si innervosì, allora uscì fuori dal bar e si dimenticò di pagare. A quel punto il barista uscì fuori verso di lui e gli chiese il conto:

    <<Mi scusi ma deve pagare la pasta e il caffè>> disse il barista.

    <<Mi scusi me ne ero dimenticato>> rispose Luke.

    <<Sono 7 sterline e 89 penny>> Luke si innervosì.

    <<Ma lei mi sta prendendo in giro?>>

    <<Come scusi? Questo è quello che ha speso>>

    << Lo sa dove se le può mettere le sterline?>> Luke agitato perse il controllo della situazione

    <<Ma...>> Il barista rimase basito.

    <<Se ne vada! Tenga i suoi soldi ma sparisca!>>

    <<Come scusi? Questo è il mio bar è lei che deve sparire altrimenti chiamo il mio capo. E adesso esca.>>

    <<Non vede che sono già fuori?>> 

Il barista entrò nel bar e chiamò il suo superiore, allora Luke vista la situazione si allontanò.

    Tutto sembrava finito quando un superiore, il manager o il proprietario uscì fuori dal bar.

    <<Senta lei, sì dico a lei. Venga un attimo>> il tipo si avvicinò verso Luke con una maglietta con stampato in grande il numero 789.

    <<Ma lei dove l'ha comprata quella maglietta?>> chiese Luke basito.

    <<Non penso siano affari suoi, ma poi, che razza di domanda è? Senta, ma lei ha problemi?>> chiese il ragazzo, quasi volesse riappacificarsi.

    <<Forse questa che razza di domanda è. I problemi ce li ha lei>>

    <<Forse lei non ha avuto genitori e le è mancata la dovuta educazione>>

    <<Senti ragazzo, adesso...>> Luke si innervosì, ma anche il barista.

     <<Io non sono un ragazzo, sono un uomo mi devi portare rispetto>>.

     <<Adesso mi dai del tu?>> il barista non ci vide più e perse la pazienza.

     <<Adesso mi hai rotto i coglioni. Vieni nel mio bar e ti comporti come un pazzo. Ma senti, lo sai quanti pezzi di merda vengono ogni giorno? Il fatto è che tu sei pazzo.>>

     <<Come mi hai chiamato? Guarda che prendo quella faccia di merda e la sbatto contro la tazza del tuo cesso!>> I due si sdegnano a vicenda del loro modo di attaccarsi. Si misurarono a gran voce ma nel mezzo del diverbio si avvicinò un poliziotto.

     <<Cosa succede qui? Posso avere i vostri documenti?>> 

Luke come vide il poliziotto rimuginò con un pensiero fugace, sulla goccia che fece traboccare il vaso. Su cosa fosse scaturito tutto ciò che era accaduto. Il numero 789.



Ancora lui 



    Un giorno di sole, in pieno agosto salì sul bus diretto verso White Chapel. Il bus si fermò e vide salire un uomo. Era lo stesso che vide tanti anni fa nel Lazio. L'uomo non mostrò segni di invecchiamento. Stessi capelli bianchi. 

     Luke non capì se fosse un sosia o che diavolo di stregoneria. In un primo momento pensò di essere spossato e aver avuto solo delle visioni. Ma nel malcerto si avvicinò all'uomo. Era seduto vicino all'autista. Luke si avvicinò ma rimase sconcertato: l'uomo non era più lo stesso. Aveva lineamenti diversi e i capelli erano neri.

    <<Ma come è possibile?>> si chiese Luke. Tornando alla sua poltrona premette il pulsante dello stop. Doveva assolutamente scendere dal bus.

    Assorto nei suoi pensieri, Luke si accingeva a scendere dal bus con circospezione. Si sedette su una panchina e pensò come se fosse in apnea.

    <<Ma io sto bene?>> si chiese con aria spasimante.

    <<Dove mi trovo? Perché sono qui? E chi era quell'uomo?>> tutte domande che si pose in assenza di risposte.

    Arrivò il panico. Una volta alzatosi dalla panchina, iniziò a camminare a passo sostenuto. Camminò a tratti barcollante. Girò lo sguardo di continuo.

    Sistematicamente.

    <<Chi sei?>> urlò all'improvviso con sguardo atterrito. Iniziò a correre. Erano attimi di panico.

     Attraversò la strada incurante delle macchine.

     Schivò i passanti. Urtò una signora di mezza età, che imprecò contro di lui. Corse verso l'ignoto, senza meta.   Davanti a sé vide una strada dritta, come se stesse per raggiungere una porta. In realtà girò a destra e a manca. Saltò gradini come una lepre salta tra i cespugli. Correndo sempre più veloce. Le macchine gli suonano ma lui non sente. È come se fosse bendato, incurante di ciò che c'è attorno a lui. Inizia a sudare. Le gocce del sudore lo accecano. Nemmeno si asciuga. Sbatte contro un albero, cade a terra ma si rialza elettrizzato, sempre impaurito. Prova a fermarsi ma la corsa procede senza sosta. Rallenta e poi riaccelera. Poi dopo che attraversa un incrocio, un grosso camion si ferma davanti a lui. Lo ha mancato per poco. Lì, vedendo quel grosso camion, sente la voce: ''Luke.'' Si ferma e medita su quella voce. 

Pensa per qualche istante.

 <<Dove mi trovo?>> si domanda di nuovo. 

Il suo sguardo assume un’espressione di compassione verso se stesso, come se capisse cosa aveva fatto. Una corsa improvvisa. Si rese conto che non stava andando da nessuna parte. Quella voce lo svegliò. Tutto tornò a ritmi normali. Gli scese qualche lacrima e riprese il cammino verso casa.

    Un refolo di vento si alzò. Luke vide un leggero rivolo di sangue dal naso. Prese un fazzoletto e si asciugò. Gli usciva spesso sangue dal naso quando praticava sport.

    Casa era ancora lontana e decise di andare a piedi nonostante la corsa. Doveva riflettere.

    Abitava in un appartamento da solo. La cucina e il bagno facevano stanza unica con la camera da letto. Uno studio flat. Pagava 140 sterline alla settimana ma non pagava bollette. Tutto compreso. 

    Riverso verso terra, cercando una moneta che gli era caduta, notò che entrambi i lacci delle scarpe erano slacciati. Pensò che aveva percorso tutto quel tragitto senza inciampare o rompere i lacci. 

Una cosa tira l'altra, dedusse che più pensava meno ci capiva di quella giornata inconsueta.

    Si fermò in un bar per prendere qualcosa da bere. Aveva poche monete nel portafoglio, ma gli bastavano per ordinare un caffè e un tè alla pesca. Parlò con il barista e gli raccontò di come la vita in Italia era sempre più dura. Lasciò scovare al nuovo amico il bandolo della matassa.

    <<Allora vuoi dire che sei venuto qui non perché ti piace Londra, ma perché è più facile trovare lavoro?>> domandò il barista.

    <<A dire il vero sono venuto non per questioni di lavoro, ma per dimenticare.»

    <<Dimenticare di che cosa?>>

    <<È una lunga storia, ti racconterò la prossima volta, anzi, al prossimo caffè.>>

    Luke si alzò con l'intento di esonerarsi dalla questione.

    

    



   


   


   








                            

















                                 






                        

2001


Erano ormai due anni che Luke faceva il giardiniere. Aveva imparato bene il mestiere, ma ancora non potava i fiori.

    <<Luke, passami quelle rose>>, disse Tony con aria spossata.

    <<Quali rose?>> Luke aveva buttato le rose nella spazzatura perché pensava che fossero appassite.

    <<Luke, dove hai messo le rose?>>

    <<A dire il vero...credo di avere fatto un danno…>>

    Queste erano le giornate di lavoro di Luke.

    Lavorava a modo, ma ogni tanto era fra le nuvole e commetteva casini. Tony imparò a conoscerlo, grossomodo come grande lavoratore. Conosceva le sue ragguardevoli qualità, ma ancora non capiva le sue storie sui numeri. Luke, infatti, gliele accennava ma senza entrare nei dettagli.

    Un giorno mentre stava tagliando le siepi, vide un bigliettino per terra con due numeri segnati attorno da due palline da ping-pong. Un disegno con dei numeri. Mentre si inchinò per raccoglierli si alzò il vento e li buttò dentro un tombino. Non fece in tempo a vedere i numeri. La notte successiva sognò due uomini che giocavano a ping-pong e uno di questi gli diede un bigliettino, lo stesso che vide vicino le siepi. Nel bigliettino c'erano scritti due numeri: il 60 e 62.

    Lo persuase subito l'idea di giocarli al lotto. Era raro che giocasse, forse sua mamma giocò di più quando era in vita. Li giocò e vinse 200 sterline.

    Nonostante la vittoria, Luke prese lucciole per lanterne, perché avrebbe potuto vincere molto di più se si fosse ricordato bene del sogno. Fu abbagliato dal tempo scandito da vari impegni che non gli permisero di pensare con lucidità. Infatti, nel sogno vide quattro numeri e non solo due. Due furono i numeri scritti nel bigliettino, ma c'erano altri due numeri in una seconda fuggente frazione del sogno. Due numeri che gli apparvero sul soffitto della stanza. Ma lui rimase assorto dalla visione del bigliettino.

    Poco dopo la vincita si rammaricò della circostanza che quasi volutamente venne a crearsi. I bigliettini e basta. È qui che casca l'asino. Luke necessitava di più diligenza nell’interpretare i sogni. Forse più maturità.

     Più freddezza mentale. 

     Gli eventi inconsueti erano sempre più frequenti nel periodo in cui faceva giardinaggio. Una sera al rientro dal lavoro vide un altro giardiniere che stava potando le rose e questi gli sorrise come se lo conoscesse. Non capiva. Come fece per ignorarlo, andò dritto verso la fermata del bus, e questo giardiniere lo inseguì.

    <<Aspetta!>> disse il giardiniere nella corsa.

    <<Dice a me?>> rispose Luke.

    <<Sì. Ti devo dire una cosa. È una cosa strana. Tu non mi conosci, ma io conosco te.>> 

Luke con occhi seri rispose: <<come scusi? Di cosa sta parlando? Non ricordo di avere amici o parenti da queste parti. Sono italiano>>

    <<Sì lo so. Ti chiami Luke. Vedi il fatto è che ti ho sognato>> Luke, estraniato, fece finta di non capire anche se era una di quelle cose che voleva sentirsi dire.

    <<È sicuro che fossi io?>> chiese timidamente.

    <<Sì lo sono. Vedi tu non mi vedi mai da queste parti perché lavoro nel retro della casa, ma io ti posso vedere. Sono giorni che ti osservo e sei quello del sogno.>>

    <<Allora raccontami di questo sogno. O forse mi hai sognato perché mi avevi già visto?>>

    <<Giuro che non ti avevo mai visto.>>

    <<Allora mi hai sognato perché mi dovevi vedere>> il ragazzo abbassò lo sguardo. 

Poi con sguardo pacato e occhi socchiusi continuò <<vedi nel sogno tu...tu eri un...>>

   <<Un cosa?>>, Luke iniziò a incuriosirsi.

   <<Avevi dei poteri>> non era proprio quello che voleva dirgli. Forse voleva dirgli che era uno stregone?

   <<Che tipo di poteri?>> Luke ebbe solo conferma e ringraziò Dio di avere incontrato questo ragazzo.

    Questo ragazzo e il suo sogno lo fece meditare.

    Ma che devo fare? Qual è il mio compito? Che scopo devo seguire? E se fossi davvero un messaggero di Dio o del Demonio? E se fossi entrambe le cose?  

    Che mistero si cela dietro questi fenomeni? Ma quali fenomeni? Me li sto creando io? Sono solo numeri e coincidenze? Forse dovrei parlare con un esperto, un medium. Se dovessi raccontare queste cose mi prenderebbero tutti per pazzo.

    Il giorno successivo il giardiniere non c'era più.

    Luke vide un sostituto

    <<Scusa ma il ragazzo che lavora sempre qui non c'è più?>> chiese Luke.

    <<Se ne è andato. Ha detto che ha avuto un'offerta migliore da un'altra parte.>>

Il primo pensiero fu che forse non lo pagavano abbastanza, ma nel tragitto verso casa pensò qualcos'altro. Si recriminava il fatto di non avergli chiesto più informazioni e dettagli del sogno. 

    Ma d'altronde non lo conosceva. Poi una volta arrivato a casa, come se stesse elargendo un cospicuo contributo in denaro, Luke prese il portafoglio pieno di monete, le prese e le lanciò con gesto profuso nel prato di casa sua, pronunciando la seguente frase:

    «Che Dio ti porti più doni.»

    Riferendosi al giardiniere. Lo giudicò come se fosse un messaggero.













                               


                        








                      Sandy 




 


    Erano ormai tre anni che faceva il giardiniere, e nonostante il lavoro gli piacesse sentiva la necessità di un cambiamento.

     Non aveva nulla in mente. Nessuna offerta. Sperava solo di cambiare aria. Più passavano gli anni, più Luke si impigriva, anche perché stanco. Dopo tre anni di duro lavoro, si cimentò nell'esperienza tecnologica, provando a costruire qualche sito con un programma di grafica che un amico spagnolo gli scaricò. Non essendo esperto, provò solo a costruire siti con la grafica ma senza usare i codici. Passò tutte le giornate di riposo a usare il computer. Si registrò in tutti i social network e conobbe ragazze americane. Una in particolare che si chiama Daisy. 

    Questa ragazza più grande di lui lo considerava come un fratello. Era una ossessionata dai gratta e vinci e delle lotterie. Lui le disse di aver iniziato a giocare come si trasferì a Londra e che fece qualche vincita cospicua. Si scambiarono i numeri e si raccontarono sempre i sogni, che secondo entrambi sono premonitori. Sandy lavorava come commessa in un negozio di scarpe.

    Ogni tanto chattarono via webcam. Luke era abbastanza loquace nei suoi confronti. Le raccontava tutti i minimi particolari delle sue coincidenze. In particolare, quelle dei numeri. Le diceva come connetteva i numeri con le coincidenze. Le raccontò anche del sogno di quell'amuleto e di quell'uomo. Le descrisse nei particolari il lapidario di quello stemma.

     Fin tanto che lei capì e lui fu compiaciuto. Le disse che la sua menomazione sugli eventi gli bloccò il rendimento nel lavoro. Inizialmente, infatti, tutte queste coincidenze non aiutarono il suo stato d'animo, il quale fu quasi alla crisi depressiva. Era come se Luke amasse deprimersi, amasse esaurirsi. Come se fosse un masochista. Sapeva di farsi del male, che stava nuocendo alla sua salute psicofisica. Sandy gli parlava come se lui non avesse problemi, anche se a volte cedeva nel dirgli se avesse mai pensato di chiedere aiuto a qualcuno. 

    Quando Luke le parlava dell'amuleto lei gli faceva mille domande.

    Sandy più che delle coincidenze e dei numeri era particolarmente incuriosita dell'amuleto. 


                                *********

Lei pensa come se fosse un mondo sinistro, paranormale. Che sia questo simbolo un gioco del Demonio? Per trarre in inganno Luke? Forse il demonio prende come vittima i ragazzi come lui, che connettono ogni cosa. Luke vede nei numeri un enigma, forse il Demonio si eccita per questo. Poi si chiede se deve risolvere un mistero. Prima l'uomo nella corriera, poi il sogno. Già, è come se qualcuno o qualcosa cercasse di trarlo in inganno. 



    Sandy si cimentava alla ricerca e perlustrazione di libri sulle possessioni demoniache, guardava anche vari documentari. Non trovava nulla che potesse far risalire al suo fenomeno. Più che altro queste ricerche l'hanno resa attonita. Esausta. Gli pone domande in continuazione ma lui non ha risposte.

    ''Sandy, ma che vuoi che sappia? Ho solo visto un simbolo, perché mi fai tutte queste domande? Adesso sei tu la psicopatica? O sei uno psicologo? Forse hai visto anche te questo simbolo e non me lo vuoi dire? 

    In fin dei conti sono solo una persona strana. E poi potrei sognarne mille di simboli. Confesso che anch'io sono appassionato del fenomeno, ma non vado oltre o mi esaurisco.''


                                      ******

L'ultima chat si concluse con questa deduzione:

     ''forse dovremmo contattare un medium.''

Luke rispose a Sandy che l'ultima cosa che voleva fare era parlare con psichici. Le disse che le sue erano solo ossessioni mentali.

<<Forse ho solo bisogno di una donna.>> 

Ma Sandy era molto testarda.

 <<Tu dici? Secondo me dobbiamo continuare a indagare. E se tu fossi un prescelto?>> 

Luke fu quasi sbigottito. 

<<Prescelto di che? Su dai...>> 

      Luke si alleggerì dal pensiero di essere un prescelto perché anche se lo aveva pensato anche lui, non ci aveva mai creduto. Ignorò l'ipotesi. 

     Parlarono anche di Facebook e di quello che lui pubblicava costantemente. Strani messaggi con numeri, foto e anche codici.

     <<Luke cosa sono quei codici che pubblichi su Facebook?>> chiese Sandy interessata.

 <<Nulla, solo congetture che faccio con orari e frasi.>> 

Ma Sandy volle sapere di più.

 <<Non capisco, che vuol dire f9? Sarebbe il tasto della tastiera?>> 

Lui rise <<ah! In realtà la cosa è pazza!>> 

     <<Spiegati!>>

     <<Allora, ti spiego. Vedi a volte vedo un determinato post essere pubblicato alle 9 con una frase che inizia con la lettera ''f'' e su Twitter vedo un tweet pubblicato alla stessa ora che inizia sempre con la lettera ''f''>>.

      <<Sì, capisco, ma perché lo pubblichi?>>

      <<Perché voglio vedere se qualcuno pubblica un post che inizia con la lettera ''f'' alla stessa ora in un altro sito.>>

      <<Ma dai? E in che sito?>> chiese lei molto incuriosita.

 <<Qualsiasi sito, anche televisivo.>>

      <<La cosa è molto interessante. E se dovesse succedere tu che fai?>>

      <<Non lo so, sto ancora studiando il fenomeno>>

      <<Credo che facendo così tu possa solo attirare l'attenzione di hackers>> disse Sandy quasi ridendo.

<<Hackers? E per quale motivo?>> disse Luke quasi rosso in faccia.

 <<Perché penseranno che sei uno di loro o un nemico.>> 

       <<Magari mi recluteranno per mandare qualche virus alla Casa Bianca>> entrambi risero. Quasi una risata liberatoria per Luke dopo essersi sentito un prescelto. Adesso il percorso degli eventi si promuove con più elaborazione, quasi spirituale. Luke, infatti, ribadisce a Sandy che i suoi codici sono come una medicina. Un'enfasi spirituale.

       

     



                                


























                                



                        

               








               Il disorientamento 





Luke continuò con la sua mania dei numeri e delle coincidenze. Voleva riprendere a scrivere e descrivere tutte le sue storie con minuziosità. I suoi pensieri furono esilaranti perché aggiunse quel pizzico di narrativa che li resero eccitanti per lui. Conobbe Davide, un ragazzo italiano che lavorava all'Hilton Hotel. Lo conobbe perché tagliò le siepi proprio nel suo hotel. Ogni tanto andarono a qualche concerto. Sandy, che viveva a Chicago, stava programmando di andare a Londra a visitarli entrambi. Luke le presentò Davide su Facebook e chattavano a tre.

     Quelle però furono chat dispersive, perché ne Luke e ne Sandy parlarono dei numeri e codici. Finché un giorno Luke pubblicò un codice e Davide pubblicò lo stesso codice. Non capì perché lo fece. Secondo Davide era solo una coincidenza e spiegò il suo gesto dicendo che ebbe una premonizione. Disse che fu un gesto istintivo. Forse quello era il gesto che fece traboccare il vaso. Le paranoie aumentano. 

     ''Mi devo fidare di Davide? Ma chi è?'' Si chiese Luke. 

Il fatto è che forse Davide aveva visto tutti i post precedenti di Luke ma non gli aveva chiesto mai nulla in proposito.


                                  *********


Luke si sentiva spaesato. Le sue paranoie che la gente ce l’avesse contro di lui aumentavano sostanzialmente. Da giorni non andava al lavoro e Tony lo minacciò più volte di licenziarlo. Non era più il lavoro che voleva fare. Sentiva la necessità di svolgere una mansione più mentale. Meno manuale e fisica. Più volte pensò di lavorare con Davide alla reception.



 

Luke pensava:

     Mi sento strano, è come se tutti ce l'avessero con me. Sento il fiato della gente sul collo, come se fossi osservato. Sembra quasi che ci sia un piano nascosto per esaurire le mie energie. Forse ho esagerato con tutte queste coincidenze, tutti questi numeri e codici.

     Sto perdendo il controllo della situazione. Sento come se qualcuno si stesse prendendo gioco di me, come un divertimento da circo. Forse Sandy ha ragione, devo rallentare questa mia voglia di indagare su tutto. Questa cosa si sta contorcendo contro di me. Che faccio ora? È davvero bene parlare con qualcuno? Mi sento come se mi stessero pedinando. Gli hacker? Sto pubblicando troppe cose strane e sicuramente qualcuno si è insospettito. 



<<Luke stai attento.>> Si svegliò dal sonno con questa frase. Era lo stesso uomo che vide le altre volte. L'uomo della corriera. L'uomo dell'amuleto. Mandò un messaggio di panico a Sandy: <<mi vogliono fregare!>> 

Lei non capì' che stesse dicendo. Nemmeno rispose. Luke si imbarazza e non aggiunge altro. 

     Le giornate passarono senza che nessuno dei due si facesse sentire sino a quando Sandy mandò un messaggio   a Luke.

     <<Luke è successa una cosa strana.>> 

Luke aggrottò le sopracciglia e rispose <<cosa è successo?>>

     <<Più che strana è successa una cosa brutta.>>

     <<Oh mio Dio, racconta!>>

     <<Vedi, stavo andando al lavoro e un tipo mi ha fermato in mezzo alla strada, proprio mentre attraversavo>> Sandy prese fiato prima di continuare.










                              









                               













                      I computer 



          

LOS ANGELES, 26/05/2018


Si sente il frastuono dei bidoni della spazzatura che sbattono per terra. Il rumore arriva da fuori una finestra che sbatte contro una sedia, lasciata lì apposta per tenerla aperta. Si sente odore di plastica e fili di rame squarciati, posti nel retro di quella stanza. Il rumore di computer in stand-by, un sibilo quasi assordante, e a quanto pare i computer sono tanti. 

L'odore della moquette è nauseante perché sporca di tanta polvere. 

Luke muove le mani e sente tanta carta per terra. Intravede uno spiraglio di luce. I suoi occhi sono bendati. Si leva la benda e davanti a lui c'è una grossa scrivania con due grossi monitor di computer Apple. Si alza con cautela <<ma dove mi trovo?>> dice con lo sguardo spaesato. Aggrotta le sopracciglia e osserva sulla sua destra quello che è uno scenario del tutto nuovo, quasi inverosimile. 

Si gira sulla sua destra e vede davanti a sé 38 computer.

 <<Ma chi mi ha portato qui? Come ci sono arrivato?>> si chiede quasi spaventato. 

Non fa nemmeno in tempo a fare un secondo passo che sente squillare un telefono proprio davanti a lui, all'altezza del bacino.

 <<Ma cosa...?>> dice <<che faccio? Devo rispondere?>> si chiede come se stesse parlando con qualcuno. Prende il telefono ma non dice nulla. 

Sente una voce maschile con il tono molto basso. <<Ciao Luke, tu non mi conosci ma io conosco te>>, Luke è sconcertato,<<lo vedi quel DVD sulla tua sinistra appoggiato vicino al primo monitor? Prendilo, vai nei computer e inseriscilo. Devi solamente installare quel programma e tu sai come farlo.>> 

Luke basito risponde, <<ma lei chi è? Cosa vuol dire che so come farlo? Mi ci ha portato lei qui? Dove mi trovo?>> 

Tante domande senza risposta perché l'uomo riagganciò il telefono. 

     Luke rimane a fissare il telefono con mille domande per la testa. Si avvicina al DVD e lo prende in mano.

     Guarda se c'è scritto qualcosa ma la custodia è totalmente bianca. Da un altro sguardo alla stanza, cerca di capire. Vede le pareti giallo macchiato con delle strisce orizzontali a metà altezza di colore rosa scuro. C'è solo una finestra dietro di lui. Si affaccia e vede erba incolta con delle piccole piante di lavanda.

     È giorno. Mentre osserva fuori dalla finestra da uno sguardo all'orologio e vede che sono le dieci del mattino.

     Leva la sedia vicino alla finestra e la chiude. Si accarezza la fronte in segno di stanchezza. Si sente come se avesse affrontato un viaggio lunghissimo. 

     La prima cosa che vuole sapere e se si trova ancora a Londra. Cerca il suo smartphone ma lì non c'è nessun marsupio con nessuno smartphone. Si avvicina alla scrivania e vede tanti biglietti da visita, in particolare uno di Uber con l'indirizzo di Los Angeles.

     <<Los Angeles? Ma è uno scherzo?>>

 Non crede a quello che vede. Lo rilegge. Deduce in modo esplicito che si trova a Los Angeles. Quasi compiaciuto perché quella è sempre stata la città dei suoi sogni. 

A quel punto gli sorge il pensiero se fosse un regalo, una sorpresa. Gli viene il pensiero fugace che nel DVD ci siano tutte le istruzioni per dove andare. Istruzioni per questo soggiorno. 

     <<Ora che faccio?>> si chiede scrollando le braccia sui fianchi. Fa un giro di perlustrazione nella stanza. Dopo essersi ripreso dallo stato confusionale si rende conto di dove si trova: in un internet caffè. Vede stampanti, scanner, cd e DVD. C'è anche una macchina per fare il caffè espresso. Vicino alla finestra nota delle chiavette USB con il prezzo. Tutto messo lì in vendita. Si avvicina ai computer e guarda verso la porta d'ingresso la quale è socchiusa con una serranda. Ci sono due grosse vetrate con attaccati all'esterno degli annunci di vendita di computer. Ma dove sono questi computer? Si dirige verso il retro dove c'è una porta che apre a una stanza dove ci sono tanti computer incartonati. Nuovi. Ci sono anche stampanti.

     <<Ma che ci faccio io qui?>> si domanda ancora. Riflette un attimo con le mani appoggiate vicino a un'altra finestra che si affaccia dove ci sono le lavande e i secchi della spazzatura. Si rende conto di dove si trova, in che luogo e in quale città, e pensa alla chiamata. È titubante ma poi si dirige verso la scrivania dove c'è il DVD.

    <<Che faccio ora?>> 

Si fa coraggio, e anche incuriosito, si avvicina ai computer con il DVD in mano. Si siede. Fissa lo schermo del computer numero 1. 

Sono tutti numerati. 

Il computer è acceso ma c'è solo una scritta sullo schermo: start.

     Prende il DVD e lo inserisce, <<ma come...>> Inizialmente non gli viene in mente nulla, rimane lì passivo a fissare lo schermo e ad attendere che succeda qualcosa. 

Ma nulla di fatto.

 <<Che devo fare?>> 

Come per magia arriva la risposta:

     Preme il tasto F9, si apre una schermata con dei codici alfa numerici. Nell'ultima riga c'è scritto ''success''. Poi preme il tasto F4-ashtag @, si apre una schermata azzurra con dei codici solo numerici. Preme il tasto 7/8 hashtag 0. La schermata apre una finestra pop up che dice: ''welcome a board Luke''. 

     Luke rimane sbigottito ma non perde la concentrazione. Mentre prosegue si chiede come facesse a sapere tutti quei comandi. Prosegue e continuano ad aprirsi pagine con codici ma anche informazioni più chiare e comprensive, sino a quando dopo premuto il tasto F7 hashtag | vede un altro messaggio di benvenuto: ''grazie dell’installazione, ora puoi concludere e avviare Windows.’’

     Finisce ed emette un grosso respiro.

 <<Ma come ho fatto>> dice con voce sommessa. Non indugiò oltre a conciliare il suo animo quasi esasperato. 

Con una dirompente spinta verso il tavolo, si alza. Poi come si gira per uscire, sente squillare il telefono.

<<Bravo Luke, adesso sei uno dei nostri.>>

    Luke ancora non capisce. 

    <<Mi puoi spiegare cosa sta succedendo?>>  

    L'uomo riaggancia, ma prima si presenta.

 <<Io sono Paul.>>

    Come riaggancia, Luke urge dal bisogno di bere acqua. Proprio alle sue spalle vede una confezione non aperta con dieci bottiglie d'acqua.  

    Beve tutto d'un sorso. Va in bagno e si rinfresca. Si siede e fissa la stanza.


                                       *******

    Che ci faccio qui? Me ne vado? Forse devo scappare. Dovrei chiamare Sandy e dirle dove mi trovo. Cavoli, questi sono i momenti in cui avrei voluto avere fratelli, genitori. Mi sento così solo. Non so che fare. Adesso conto fino a dieci e scappo via.


    Sono quasi attimi di delirio totale.







                              









                  

Finalmente lei



    Si trova fuori dal negozio. Fa un sopralluogo. Fa qualche passo verso i negozi vicini. Sembra una via lunga. Intravede un Hotel con una scritta che inizia con la ''S'' ma ha lo sguardo annebbiato. Vede dei grattacieli, evince che potrebbe essere il centro di Los Angeles, Downtown. Chiede ai passanti in che zona della città si trova, con la voce ancora stridula. Ha conferma che si trova a Downtown. Come se non ci avesse badato prima, dà uno sguardo al negozio e legge l'insegna dove c'è scritto ''Netbonny.''

    Si ferma e fruga nelle tasche se ci sono sigarette. Si domanda dove sono i suoi soldi e il marsupio. Poi quando fa rientro in negozio sente una voce da lontano.

    <<Luke! Aspetta!>> il tizio si avvicina, è un uomo di colore sui 50 anni. Naso deforme con delle pustole di grandi dimensione. Sguardo tenebroso ma con espressione sicura di sé. Si avvicina e si presenta.

    <<Ciao Luke, il mio nome è Alan. Mi ha parlato di te Stavrol.>> 

Luke del tutto sbigottito ribatte <<e tu chi sei? E chi sarebbe questo Stavrol? Qualcuno mi può spiegare che diamine sta succedendo e perché mi trovo a Los Angeles?>> 

Alan del canto suo rimane basito <<Come? Ma non sei il sostituto di Devon?>> 

    <<Ma io non ho la minima idea di chi sia questo Demon!>>

    <<Il ragazzo che lavorava qui. Stavrol mi ha detto che doveva venire un certo Luke da Londra, un ragazzo un po’ dotato.>> 

Luke emise un sospiro come se fosse infastidito di questo Alan <<dotato di che? Senti io non so perché sono qui. Ti dico cosa mi è successo.>> Mentre Luke descrive ad Alan tutta la situazione si sente una voce dal tono alto e molto prorompente:

    <<Luke! Che fai lì seduto? Non vedi tutta questa carta? Raccoglila!>> Luke vede un uomo entrare nell'internet caffè, di presenza molto massiccia. L'uomo ha dei baffi molto accurati, schiena larga e massiccia. I pettorali schizzano fuori dalla camicia ma con evidente presenza di molto grasso. Un uomo sui 90kg, tozzo e di media altezza. Capelli neri con riga da una parte. 

    <<Ma lei chi è?>> chiede Luke <<come sa chi sono? >> 

<<Mettiti al lavoro e non perderti in chiacchiere>> disse l'uomo. Lui è Stavrol, il datore di lavoro di Luke.

    <<Luke, sono Stavrol, il tuo capo.>>

Luke non l'aveva mai visto, ma è evidente che lui lo conosce. <<Scusa ma mi puoi spiegare come ci sono arrivato qui? È come se avessi perso la memoria. E poi, perché ero bendato?>> 

Lo interrompe <<Luke ti spiego dopo, adesso raccogli quella carta e dai una pulita.>> 

Non può che fare come gli dice il capo. 

È come se avesse già preso controllo della situazione. Un uomo apparentemente forte. Da una perspicace veduta lavorativa. Stavrol si avvicina ai computer e vede che sono già funzionanti. Si complimenta con Luke. Un capo che si annuncia con tono smorzato dopo aver visto il da farsi con i computer. Non c'è che dire, un allievo davvero lungimirante. Pensa di già che avrà a che fare con un ragazzo che gli darà filo da torcere, non per grattacapi ma quanto per intuizioni tutte da capire. Luke ha già dimostrato che è quello di cui gli avevano parlato. Il ragazzo che sa. Stavrol sente la simbiosi tra lui e Luke. L'esperto e il pupillo che impara senza ascoltare. Entrambi presagiscono che quello è il loro campo di battaglia dove sfornare la loro arte di elaborare dati al computer. Luke lo sa già. Luke si destreggia con i computer senza assistenza.

     I fogli di carta rotolano via dalle mani di Luke, che si accinge a seguire gli ordini di Stavrol. 

Alan sbircia il da farsi e si incrina in una risata strozzata.

     Vede come Luke sia l'estraneo della situazione, che agisce seguendo l'indole del ''fare senza pensare.'' 

Alan soffoca uno squittio di desiderio nel constatare subito le famose doti del suo nuovo amico. Un'ondata di trepidazione gli dà i brividi solo al pensiero. 


                                        ******


     Alan, giocatore d'azzardo; segue tutti i consigli degli esperti. Legge le riviste del settore e guarda i tornei di poker in TV. Gioca anche alla roulette, ma predilige il poker. Gioca da Stavrol, perché secondo lui, ci vuole un computer al riparo da virus, e sa che quelli di Netbonny sono costantemente puliti. 

    Stavrol e Alan sono ottimi amici, e quest'ultimo può confidare tutti i suoi segreti e vincite al poker. Non si sa come faccia a campare con il gioco, ma lui dice che lo fa da anni. Per lui Netbonny è un fulcro di tranquillità bizzarra, dove tutti sembrano delle menti ignote, che vanno lì a fare chissà quale studio segreto.

    Nel 2018 tutti hanno internet, il cellulare e il computer a casa, ma c'è ancora chi frequenta questi posti. Vuoi per nascondersi, vuoi per questioni di sicurezza o di servizio efficiente. 

    Luke non ha nulla da eccepire sul gioco d'azzardo.

 Vede subito Alan al ''lavoro''. Lo osserva mentre aggrotta le sopracciglia in attesa della prossima mano di Poker. 

Stavrol scruta entrambi, seduto nella sua sedia blu mentre agogna su internet nuovi ristoranti di piatti tipici greci. Poi va sul retro per vedere se manca qualcosa. 

<<Luke vieni qui!>> sbraita con temperamento burbero. Luke si avvicina timidamente e vede che il suo capo perlustra tra le cianfrusaglie. Manca una scatola di DVD e si esacerba con lui. Lo fissa con occhi minacciosi e lì Luke capisce subito che avrà a che fare con una persona molto paranoica e scorbutica. Ovviamente lui non sa niente di quei DVD. 

<<Perché al posto di rimproverarmi non mi dici cosa sta succedendo? Anzi ti dovrei darti del ''lei'' visto che non ti conosco.>> 

Stavrol abbassa lo sguardo e si rilassa.

    <<Siediti, ti rinfresco la memoria.>> 

Finalmente si decide a raccontargli come è arrivato da quelle parti.

    <<Vedi Luke, tu sei venuto da Londra con un volo diretto accompagnato da una certa Sandy>> Luke rimane incredulo.

 <<Come scusa? Sandy? Ma quale sostanza mi avete iniettato? Perché non ricordo? E per quale motivo ero bendato?>> 

Stavrol strizza gli occhi.

<<Ti hanno bendato perché ti hanno rapinato.>> Luke non crede a quello che sente.

<<Oh mio Dio!  Chi? Dove? Quando?>> 

    <<Qui, Luke.>>

    <<Scherzi? Non capisco. Mi rapinano, io perdo la memoria e quando mi sveglio un certo Paul mi chiama. E poi come per magia installo un programma che non ho mai usato.>>

Si siede e gli fa vedere la custodia del DVD. <<Vedi questa custodia? I ladri volevano questo DVD>> 

     << E l'hanno preso?>>

     <<Sfortunatamente si>>

     <<E perché ero solo ancora bendato?>>

     <<La polizia ha detto che l'unico modo per ricordarti il programma era darti la copia del DVD e lasciarti da solo durante l'installazione.>>

    <<E perché non ricordo nulla?>> 

Stavrol si concentra.

 <<Vedi loro sapevano chi eri e del DVD e ti hanno iniettato una sostanza per farti perdere la memoria.>> 

Luke rimane basito.

 <<Oh mio Dio! Siamo sicuri che non è un film? E chi sarei io?>> 

Stavrol si alza e prende un video. Capisce la situazione. Si gira a destra e a manca. Si siede e si rialza. È quasi in panico. Rimugina il fatto che forse era meglio che se ne fosse rimasto in Italia. Stavrol gli deve ricordare costantemente tutto. Ancora non sanno come sistemare la sua memoria. Degli esperti ci stanno lavorando.

    Ma chi è questo Paul? 

Lui è un esperto di informatica che ha programmato il cosiddetto Fast Hunter, il programma che tutti vogliono. Luke ha bisogno di stare da solo con Paul per installarlo. Ma perché lo deve installare lui e non Paul? Luke ha il secondo programma Slow Hunter che funziona in interconnessione con il primo programma e c'è bisogno di una seconda persona che interagisca. La cosa intrigante è che Luke già sa come usare il programma e che ha contribuito e alla sua nascita inconsapevolmente. 





Qualche settimana prima



Luke ascolta con attenzione quello che gli dice Sandy. Le persone che hanno parlato con lei apparentemente non sembrano tanto pacifiche, ma è tutta apparenza. Loro vestono di nero perché è il loro modo di incutere padronanza delle loro facoltà. Non sono agenti dei servizi segreti, né della sicurezza nazionale. È gente che vuole qualcosa da Luke. Tutti quei codici che scriveva su internet, tutti quei messaggi hanno attirato la loro attenzione. Ma quello che più hanno trovato particolarmente fruttuoso è l'amuleto. Il simbolo del sogno. Loro sanno cosa sia. Loro l'hanno già visto, lo hanno persino già avuto, e per di più, lo hanno maneggiato.

    Luke, quindi, ha una missione: trovare l'amuleto, e queste persone lo aiuteranno perché lo vogliono.       

   Appartiene a loro. Dovrà fare un viaggio a Los Angeles insieme a Sandy. Le uniche istruzioni che ha ricevuto è che deve lavorare in un internet caffè. Ma qualcosa va storto sin dall'inizio. Presentimenti, allucinazioni, sensazioni negative che portano all'ansia. Continua a sentirsi inseguito, pedinato, ma non da questi uomini, bensì da altre persone. Ripensa a loro e quello che gli hanno istruito: ''devi andare a Los Angeles e poi...'' Pensando a questo non dorme più la notte, prova con tisane perché non vuole prendere sonniferi. Si sente come se qualcuno lo stia osservando fuori dalla finestra, poi gli riappaiono nella mente gli uomini in nero. Gli vengono anche momenti di nausea, associati all'ansia. Fa dei sogni inquietanti. Sino a quando un giorno i suoi presentimenti si dimostrano fondati. 


Sente il campanello di casa che suona. Come va a rispondere sente un forte boato giù dalle scale ma non vede nessuno. Si sente l'odore di gasolio, o forse benzina. Scende dalle scale, esce fuori e vede una macchina incidentata con un uomo ferito. È lo stesso uomo del sogno. Luke incredulo trova finalmente il momento di interagire con quest'uomo. Apre lo sportello incidentato per trarre in salvo l'uomo, ma questo si sveglia e gli sussurra: <<Luke esci subito fuori, qui dentro c'è del veleno.>> 

Finalmente l'uomo gli parla, ma non in maniera rassicurante. Luke lo tocca per assicurarsi che non si tratti di allucinazioni. L'uomo è reale. Lo scruta con occhi zelanti. ''È lui'' si dice. Poi l'uomo svanisce in un attimo di distrazione di Luke. Vede lo sportello opposto aperto. Come Luke esce dalla macchina gli vengono dei capogiri, e quello che sembra l'odore di gasolio è in realtà una sostanza che aggraverà lo stato del cervello di Luke. 

Luke cerca di scappare subito fuori ma gli vengono dei capogiri. Barcolla fino a quando si accascia a terra. Si gira su stesso. Si tocca la testa e il petto. Il respiro è affannato al punto che fuoriesce sangue dal naso. Cerca di pulirsi in stato del tutto confusionale. Si avvicina un barbone e gli dice qualcosa, ma Luke non sente. Il barbone lo scuote, ma sviene. 


                               ***********


     Qualche ora più tardi Luke si risveglia in una stanza di un piccolo appartamento, tutto decorato di rosso. Le tende rosse, le coperte rosse, le lampade rosse, le sedie rosse. Vede Sandy e non capisce come mai si trovi a Londra. La fissa negli occhi con sguardo assente.

    <<Luke. Hai perso la memoria.>>

    <<Chi sei e cosa è successo in tutto questo tempo?>>

    <<Adesso te lo dico, sarà una lunga lezione>>


Il ragazzo dei numeri, dei codici, dell’amuleto, ora saprà cosa c’era nella sua mente o forse nella sua precedente vita, forse adesso conoscerà l’amuleto. 




                                   







































                 

                      

















                      

                


                








                 BULKY




  • Adesso facciamo un nuovo esperimento. Scrivi al contrario il linguaggio alieno spirituale su 5 colonne orizzontali, ma prima scrivo 6 numeri da 1 a 100.

  • Ok


---------->     73 - 25 - 16 - 72 - 35 - 43


o l o b n e i n i r e b u o g a g a l a t h s a n g i e h g e h g a l a l u g o r e d a c s u m o p e l a m e d n e r o g a c s u f o a t s e i n e h g e h g u o d n e r e d e t n e i s s u r d n e r a a t s a c o l s o s e i p a t s e r o


  • Guarda l’ora esatta

  • Ore 6:30 

  • Adesso dimmi che parola è uscita con le lettere selezionate ai posti numero 73 - 25 - 16 - 72 - 35 -43

  • Anldin

  • Che numero fa?

  • 1-12-10-4-9-12 totale 43

  • Ce l’abbiamo il 43 nei tuoi numeri selezionati?

  • Sì, all’ultimo posto

  • Hai azzeccato l’ultimo numero ovvero il numero finale del calcolo, hai finito alle 6:30 - 30 diviso 6 uguale 5. Ora fai la sottrazione di tutti e 6 i numeri iniziando dal più alto a scala.

  • 73-72=1 43-1=42 42-35=7 25-7=18 18-16=2

  • Abbiamo il 2, che cos’è questo 2 nel complesso?

  • Il 5 stava nel calcolo a griglia si Satana, (che è solo una parola, poi fu anche con altre parole) 5-5-5-5-5-5 e c’era il 2 nel risultato piramidale di 6, 6 volte 5 fa 30. 

  • Cosa hai scritto ieri?

  • Tempo libero h24.

  • Quanto fa 30-6?

  • 24.

  • Questo l’hai scritto ieri nel quaderno 16, ma il calcolo di sopra quando l’hai scritto, o meglio i 6 numeri con le lettere?

  • Circa 2/3 mesi fa, tra Giugno e Luglio 2021, oggi è 20/09/2021.

  • Sono passati circa 3 mesi. Adesso disegna la griglia che fa 5-5-5-5-5-5.




        

    Queste griglie sono divise in 21x21 quadrati 













a b c

        z v 

u t s r q 

p o n m l 

i h g 

f e d













  • Allora come abbiamo trovato queste posizioni?

  • Questa è una tabella approssimativa, ma in regola è divisa in quadrati più piccoli e in ogni quadretto c’è una lettera. La a si trova dopo la posizione del numero 60 ovvero contando 60 quadrati si arriva a quel punto.

  • E 60 cosa è?

  • 75-15 il 75 sarebbe….beh lasciamo perdere, lo devi vedere, è un calcolo piramidale. Un calcolo basato su una piramide ad altezza 8 quadrati. Prendiamo la parola Satana, selezionando le lettere dell’alfabeto formando Satana, e prendendo le loro posizioni nella griglia (la griglia è divisa in 21 quadrati) si giunge a questi numeri:

  • 8-19-7-19-13-19

  • E 13-14-12-14-18-14 cosa sono?

  • Non lo so, non mi ricordo.

  • Ma lo hai fatto te.

  • Siamo sicuri che ero io?

  • Vediamo forse ero io. Perché non lo ricordi?

  • Forse ho un altro pensiero per la testa.

  • Ad esempio? Dimmi cosa ti passa per la mente.

  • Una teoria di complotto.

  • Ti bloccano sempre queste teorie di complotto, sono ricorrenti

  • Sì ma secondo me molte sono fondate, create a regola d’arte dai miei manipolatori.

Questi manipolatori sono dei nemici?

  • Se fossero dei nemici sarei già morto, invece solo loro stessi che mi proteggono.

  • Come? Coloro che ti manipolano ti stanno proteggendo?

  • Credo di sì.

  • Raccontami come ti hanno manipolato poi ti dico il calcolo da fare.

  • Ok. In breve, delle persone entrate nella mia vita da fonti sconosciute hanno agito in maniera sospetta.

  • In che senso?

  • Non proprio loro ma i miei manipolatori me lo hanno fatto capire, e dopo i loro avvisi queste persone hanno cambiato il modo di agire.

  • Quindi ogni qual volta i tuoi manipolatori ti avvisano le persone con cui interagisci cambiano modo di agire?

  • È quello che noto.

  • Ma sei sicuro che magari non hanno cambiato modo di agire e invece sei tu che collegando gli eventi e i tempi ne hai fatto un puzzle sullo stesso tavolo?

  • Sì, potrebbe essere ma sembrava che fosse tutto collegato.

  • Tu l’hai collegato ma lo possiamo capire con un calcolo. Adesso ti dico come. Prendi carta e penna e scrivi questi due numeri: 1 e 2, tra di loro lascia uno spazio di 1 quadrato.

  • Fatto

  • Che ci vedi?

  • Un quadrato vuoto.

  • Quindi uno giusto? Se ne vedi uno allora devi scrivere 1.

  • Fatto.

  • Che numero hai ottenuto?

  • 112.

  • E prima avevi 1 e 2 quindi 12. Adesso fai 112 meno 12.

  • 100.

  • Ora l’1 è il tuo primo interlocutore e 2 il manipolatore che ti ha fatto venire la paranoia ma in finale abbiamo l’ultimo pensiero, quello che ti è rimasto impresso, quindi 2. Quindi anche se è iniziato con 1 il numero più importante è il 2. Se il 2 ti ha fatto venire la paranoia noi vogliamo sapere se è un pensiero giusto o sbagliato. Facciamo questa cosa: se riusciamo a eliminare il 2 allora era un pensiero sbagliato, in caso contrario il manipolatore ti voleva aiutare.

Abbiamo 12 - 112- 100. 

Fai un calcolo a sottrazione iniziando dal più alto. Che numero ottieni?

  • 12-2=10 --->112-2=110----->100-2=98.

  • Poi 110-98=12---->12-10=2 rimane il 2.

  • Quindi non possiamo cancellarlo allora il 2 è un numero amico. Poi quale era l’altro pensiero che ti ha fatto venire paranoie?

  • Una persona che è intervenuta e mi ha parlato di una cosa che sta facendo che avrei dovuto fare io.

  • Quindi te vedendo che sta facendo una cosa che dovevi fare te ti sei messo a farla e hai pensato che lei ti abbia solo ispirato oppure che ti volesse dire di farlo anche tu?

  • Beh, io inizialmente ho pensato di non farlo ma poi ho avuto l'impressione che mi conoscesse già e sapevo quello che avevo intenzione di fare. 

  • Ma non ne hai la certezza. Ora prendi il quaderno di ieri, quello arancione. Leggi e scrivi cosa hai scritto.

  • Ok. Questo è quello che ho scritto nella prima pagina:

Abbiamo il rosso (red) che al primo colpo è uscito 25. 

Nero - sei = 16. Ho azzeccato 2 numeri su 6. 

Il restante dei numeri sottratti fa 9. 25-16= 9. Estrazione 78 del 2009 c’è il 6 a Cagliari.

  • Si ho visto c’è il 6 e poi cosa c’è a Cagliari?

  • C’è l’1.

  • E noi stavamo proprio parlando dell’1. Nel quaderno ha scritto che hai azzeccato 2 numeri su 1. Sopra il 6 a Cagliari cosa c’è?

  • Il 12.

  • Ecco 1 e 2. Come lo associ? Come colleghi tutto?

  • Abbiamo il 12 sopra il 6 e l’1 a Cagliari.

  • Fai la frazione.

  • 12.

         6  -----> 6x2=12-1=11 .

  • Quindi non più 1 e 2 ma il 2 diventa 1. In questo caso sai cosa è successo? Te lo spiego, in finale se il 2 è amico l’1 è nemico quindi non bisogna più eliminare il 2 ma bisogna eliminare l’1. Cosa ti fa pensare? Eliminando l’1 con 12-112-100 cosa abbiamo?

  • 12-1=11 / 112-1=111 / 100-1=99 / 111-99=12 / 12-11=1.

  • Come noti non puoi nemmeno eliminare l’1, quindi cosa eliminiamo?

  • Il pensiero?

  • Il 3?

  • 1 quadretto vuoto e 2 mettiamo il 3 al centro abbiamo 132. Adesso fai tutto allo stesso modo.

  • Fatto e non si elimina.

  • Ma noi lo vogliamo eliminare, che metodo usi?

  • Forse abbiamo sbagliato il calcolo. 

  • E che calcolo facciamo?

  • 3-3.

  • Bravo. Qual è il concetto finale?

  • Secondo me che il quadretto vuoto deve restare vuoto.

  • Oppure ci mettiamo un +-x ovvero un’addizione, una sottrazione e una moltiplicazione, quale mettiamo?

  • Un meno, 2-1=1 eliminato il 2

  • Vedi complicarsi la vita non serve a nulla. Adesso gira pagina del quaderno, cosa c’è?

  • Ho cerchiato 62-45-3-18.

  • Fai la sottrazione.

  • Fa 2.

  • Ecco qui abbiamo più numeri cerchiati e cosa c’è scritto?

  • Scientificamente il paranormale non ha spiegazione ma si può verificare scientificamente.

  • Si può verificare ma non si può spiegare; quindi, si può osservare e darne prova esistente ma non si può spiegare e capire come si verificano certe cose. Secondo te i numeri si possono spiegare?

  • Secondo me sì.

  • Una cosa non si può spiegare e l’altra sì, abbiamo no e sì. Fai no meno sì.

  • 54.

  • Adesso scrivi griglia 21 con posizione 54. Poi codifica sì e no, quanto fa?

  • 53.

  • 54-53=1 cosa c’è scritto nel quaderno in quella stessa pagina?

  • C’è scritto: ho azzeccato un numero su 6.

  • Nell’altra pagina hai azzeccato due numeri qui solo uno e infatti abbiamo 1. È stato scritto mesi fa e tu oggi hai avuto risultato 1. Ora come lo associamo questo 1 tra oggi e il passato?

  • Non lo so.

  • Cosa c’è scritto?

  • Ore 7:10 e 6:30 e c’è la sottrazione che fa 1:20.

  • Quindi abbiamo il risultato 1 e 20. Cosa noti?

  • 1 e 2 più lo zero.

  • E prima abbiamo fatto 3-3=0. Qui sopra però non c’è il 2 ma c’è il 20, come combini?

  • 1,2,3 e 20. 132 meno 20.

  • 112.

  • Cavolo e adesso siamo tornati al punto di partenza, non ci capisco più nulla.

  • Vai alla pagina successiva, e scrivi cosa hai scritto.

  • Ho scritto: fa parte della mia patologia mentire, è più forte di me. È una cosa incontrollabile.

  • Fermo, basta così. Non è che le tue paranoie e teorie di complotto nascono dal fatto che sei bravo a mentire?

  • Quindi le teorie di complotto nascono dalle nostre menzogne?

  • Sicuramente, e tu stesso lo avevo scritto ma non sapevi in quale circostanza e per cosa ti sarebbe servito scriverlo, hai semplicemente scritto ciò che pensavi al momento. Adesso ti faccio vedere un calcolo, prendi il quaderno e scrivi la griglia 21. Poi fai il calcolo di complotto meno verità.

  • Fa 84.

  • Come inizia il sottraendo?

  • 48.

  • Quindi abbiamo due opposti, un’incongruenza. Fammi vedere.


     

     


  • Quindi abbiamo 84 e il sottraendo inizia con 48. Adesso dimmi il numero di verità.

  • 69.

  • Complotto meno verità.

  • 44.

  • Quante lettere ha complotto e quante verità.

  • 9 e 6.

  • 96 opposto di 69, chi vince?

  • Verità 69 verità 6 complotto 9 il primo numero è 6.

  • Come 1 e 2.

  • Allora dobbiamo eliminare il 9.

  • 69-90=60.

  • Adesso fai la somma dei due codici e poi sottrai per 60. Quanto fa?

  • 284.

  • 8 diviso 4 fa 2. Quindi prendiamo questo calcolo, 8:4. Adesso fammi vedere il cubo.




    


  • Quante facciate abbiamo?

  • 6.

  • Quanti angoli?

  • 8.

  • 8-6?

  • 2.

  • Quindi 8:2 come si correla con 6?

  • Dunque, abbiamo 6 lati del cubo e 8 angoli

  • in un angolo quanti lati del cubo si posano?

  • 3.

  • quindi 6 lati e 8 angoli, 6-3=3 e 8-3=5.

  • 5+3=8.

  • 5x3?

  • 15.

  • Vai nella griglia cubica e traccia 15 in ogni lato. Adesso le linee intersecate. Quanti punti abbiamo?

  • 18.

  • Il 2 si correla col 6 che un angolo frontale di ogni lato ha 2 linee, mentre quello cubico 3, 3x2=6. Ogni facciata ha 4 angoli, le facciate sono 6 e 6x4=24-------->24-18=6----->15+18=33 due volte 3 ovvero 6.

  • Dunque, adesso facciamo un altro calcolo. Noi stiamo studiando le parole ma abbiamo bisogno di un vocabolario più ampio, che parole hai immagazzinato oggi?

  • Ledere, sopperire, reticente, mi è capitato di averle sentite per caso.

  • E sai cosa vogliono dire?

  • Ledere vuol dire ferire, danneggiare, sopperire provvedere a una necessità, reticente vuol dire mantenere un cauto riserbo, titubante, acclarare appurare, subalterno che si usa per diverse morfologie.

  • Le usi spesso queste parole mentre scrivi su Twitter e parli?

  • Quasi mai.

  • Noi adesso coniughiamo il loro significato con i numeri. Iniziamo dalla parola “subalterno”. Allora, prima di tutto fammi un esempio in quali situazioni la usiamo

  • Un esempio potrebbe essere questo: le mie mani sono belle, le mie dita sono belle.

  • Vediamo che in questo caso abbiamo due soggetti, mani e dita ma noi dobbiamo usare lo stesso soggetto con stesso verbo ma diverse quantità, ad esempio: ogni casa è bella, la mia casa è bella, dimmi qualcosa di simile ma senza usare ogni e la mia.

  • Due case sono belle, tre case sono belle? Mi è venuta in mente la cosa più semplice.

  • Esatto, hai cercato la cosa più semplice, infatti i numeri semplificano tutto. Adesso ti faccio un calcolo per capire questo concetto. Prendiamo la frase ogni casa è bella, la mia casa è bella e poi due case sono belle e tre case sono belle, scrivilo nel quaderno.

Dunque, nella parola subalterna il verbo e il soggetto risultano uguali ma cambia la quantità. Prendiamo le quantità:

OGNI                    LaMIA

DUE                      TRE

abbiamo due modi, uno complesso (perché non ti è venuto subito in mente un altro esempio) e uno semplice con i numeri (perché ti è venuto subito in mente). Ricordiamo che l’aritmetica aiuta a semplificare tutto. Noi adesso dobbiamo capire il loro punto interlocutore, la loro differenza. Scrivi la griglia 21, fai parola meno numero.

  • 51

  • Meno 21=30 quindi nella griglia prendiamo i punti 51 e 30.

       Ora scrivi dieci numeri in lettere ovvero da 1 a 10

       e prendi le ultime lettere, cosa abbiamo?

  • E=5 volte, O=3 volte i=2volte

  • 5x2=15 15x2=30.

  • Che pensiero ti è venuto in mente adesso?

  • Una cosa che avevo scritto, ovvero farò concorrenza a Banksy.

  • Che numero è Banksy?

  • 72

  • Come Putin, come vedi 72 meno 21 fa 51 come il 51 di sopra e 1:12 dove il 12 è opposto di 21.

      Abbiamo trovato due nomi diversi con stesso risultato, il contrario del significato della parola subalterno. Nella parola subalterno abbiamo lo stesso soggetto e diversa quantità, in questo caso abbiamo diverso soggetto e stesso numero, stessa quantità; quindi, ci interessa il contrario della parola subalterno. Prima di proseguire dobbiamo studiare un tuo problema e ti faccio questa domanda: hai bisogno di farlo o non riesci a fermarti? Io ho la soluzione per entrambe le domande.

- Ok dammi la risposta.

- Lo studiamo insieme e vedrai che tutto combacerà.

- Tu mi stai dicendo che queste mie lacune o errori caratteriali porteranno a capire le parole opposte con i numeri e la loro funzione?

- Bravo hai detto la cosa giusta, errore caratteriale. Prendiamo i difetti delle persone o le loro debolezze come degli errori. 

- Stiamo parlando del fatto che continuo a pubblicare online cose private, giusto?

- Esatto. Ti chiedevo se ne senti la necessità oppure non riesci a fermarti. 

- Se non riesco a fermarmi vuol dire che mi piace, se ne sento la necessità vuol dire che mi piace

- In tutti e due i casi ti piace.

- Sì quindi abbiamo due cose diverse e un risultato uguale.

- Esatto, quindi il contrario di subalterno. Ora se prendiamo l’ultimo concetto e lo associamo con l’altro che era Putin e Banksy possiamo unire il 72 con mi piace. Ora scrivi nel quaderno 72 e mi piace sottostante. Che numero fa la loro sottrazione?

- 20.

- Scrivi nella griglia le loro posizioni, di 20 e 72. Ora cerca il codice di PIACERE. Fai la sottrazione con Piacere.

- Fa 4 e 5 volte 11.

- 4+11x5=59. Il 59° quadretto, senza contare prime due file dentro il rettangolo, si trova sotto la lettera 13, e 72 meno 59 fa 13. Secondo te cosa sarebbe questo 13?

- Non lo so.

- Contando 13 in ordine orario esso cade sotto la lettera T, questo è il meccanismo degli opposti delle parole; quindi, nell’ordine della griglia contiamo sinistra destra, destra sinistra, per trovare l’opposto contiamo sinistra destra, sinistra destra.

Tra la “o” a destra e la “o” a sinistra quanti quadretti abbiamo?

  • 7 e 2.

  • 72. Ora scrivi le lettere in ordine tra la “o” con sottrazione 1-2-3-4-5-6-7 e -1-2.

  • Il 7 finisce con 7.

  • Ma nella “o” dove c’è l’8 finisce con 5. Che lettera c’è sotto il due 7?

  • P.

  • Che sarebbe 14, 7+7=14. Quante lettere sono mi piace insieme a piacere?

  • 14.

  • Ma anche 17+2 fa 19 (U) e così’ via... 

Quindi proprio tra l’“o” che sarebbe il 59° quadretto si contano 7 lettere e sotto il 7 c’è un altro 7. Rammenta cos’è il 59.

  • È piacere meno il suo codice.

  • farà sempre così con tutte le parole? Fai una prova. 

       Hai provato con casaro e quanto fa casaro meno il suo codice?

  • 33.

  • E che numero risulta in coincidenza?

  • 3 e 3.

  • 3+3=6 ----------> come 33/ 3+3=6 e come 14 di prima di 59/ 5+9=14 farà sempre così? Prova con un’altra parola.

  • Scusa ma sto scoprendo il segreto delle addizioni del doppio numero?

  • lo vedremo. Allora dimmi se funziona sempre.

  • No, ho provato con circa 4 parole e funziona solo con “mi piace” e “piacere” in alternanza.

  • In che senso?

  • Ho preso il numero di piacere e sottratto a 72 poi ho sottratto piacere con il suo codice e ho trovato 59, ma ho preso i punti di “mi piace” nella griglia; quindi, ho fatto un calcolo di due parole e non di una.

  • allora dovresti riprovare con altre doppie parole ad esempio ‘’mi guardo’’ ‘’guardare’’.

  • Non funziona.

  • Allora dobbiamo prendere in considerazione solo ‘’mi piace’’ e ‘’piacere’’, allora in che caso l’avevamo studiata? Riepiloga.

  • Perché avevamo fatto 72 meno ‘’mi piace’’?

  • Perché ‘’mi piace’’ che fa 59 sta tra il 7 e il 2 divide 7 e 2 ---->72.

  • Sì ma io non lo sapevo.

  • lo sapevo io.

  • Mi puoi dire il perché?

  • Te lo dico, la gente ha paura degli incubi?

  • Certo.

  • Allora prima di proseguire scrivi i codici di Incubo meno sogno. Quanto fa?

  • 24.

  • Ora prendi le coordinate 24 e 59 (piacere) e cerca il codice dormire. Quanto fa?

  • 3533333.

  • E quanto fa 59 meno 24?

  • 35.

  • 3533333 in totale quanto fa?

  • 23.

  • 24-23.

  • 1.

  • Quanti quadretti vuoti abbiamo nella griglia del codice dormire?

  • 1.

  • dove?

  • Al 18° quadretto.

  • Abbiamo 6 volte 3 in 3533333. Io sapevo che il 35 lo avremo trovato con la parola incubo meno sogno, tu lo sapevi? Ho per caso sbagliato?

  • Hai azzeccato al primo colpo.

  • Perché io conosco già Bulky, l'ho creato io. Adesso dimmi: perché 18 e 1? Perché il 5 in mezzo ai 3?

  • Aspetta!! L’ho sognato!!

  • Prima di proseguire osserva tutte e due le pagine e fai una riflessione visiva.

  • Fatto. Ora ti dico il sogno: nel sogno contando da sinistra verso destra sulle due colonne si arrivava al numero 6.

  • Riusciresti ad azzeccare il conteggio esatto?

  • No.

  • Prova con 35.

  • Il sesto quadretto è alla C ovvero C=3, sei volte 3.


  • Scrivi il codice di vaccino.

  • 60 e vaccino è 61.

  • 61-60=1.

  • Il quadretto vuoto si trova alla 60’ posizione. E il 35?

  • Avevamo la questione perché 1 e 18 e il 5 in mezzo al 3.

  • 59= 5+3x3 perché 9 è composto da 3x3.

  • Dal 6 al 35 abbiamod-e-f-g-h-i-l e ciascuno meno 1-2-3-4-5-6-7 fa 3-3-3-3-3-3-3.

  • Il 60° quadretto si trova al numero 18, 7x3=21---->21-18=3.

  • Quindi ci servono i numeri 18 e 21?

  • Posizione quadretti.

  • “U” e “q”.

  • 33.

  • Gesù Cristo meno “u” e “q”.

  • Codice?

  • Sì.

  • 57.

  • 5x7?

  • 35.

  • Dunque, abbiamo in finale dei numeri che ricordano gli anni della morte di Gesù, il 33, poi abbiamo un finale che è 35, abbiamo le parole sogno, incubo, mi piace e piacere. Scrivi: sogno, incubo, piacere sul cubo in tutte le proiezioni.

  • Abbiamo dei nomi e morti anacronistiche ai calcoli attuali, quindi quello che penso è che troveremo il tempo giusto.

  • Che parole si sono formate?

  • “Abc” e “nop” e sottratte fa 11-11-11=33.



  • Traccia le linee verticale unendo le lettere.

  • Aspetta un attimo io “abc” l’avevo già fatto e avevo già fatto il calcolo in continuazione del 10 e 33, ho preso il quaderno numero 14 e c’è scritto il suo meccanismo.

  • Sì, lo so. Ti servirà dopo che hai tracciato le linee. Quante congiunzioni libere abbiamo?

  • 28.

  • Quante occupate?

  • 18.

  • Qual era il numero che usciva dal calcolo -5 e +5 del quaderno 14?

  • 10.

  • 28-18?

  • 10.

  • In quanti lati abbiamo scritto?

  • 5.

  • Ma i lati del cubo sono 6. Ora vai nel quaderno 14. Il 10 si forma facendo la sottrazione dei risultati di un numero meno e più 5. Ora vai nelle pagine successive del quaderno 14, avevamo i numeri in successione a +10 con finale del numero 2 esempio 22-32-42-52. Facemmo il calcolo 22--->2+2=4 e abbiamo raggruppato 234 il 3 tra il 2 e 4 dell’addizione, che sarebbe come “abc”. Ora la “b” cosa sarebbe? 1+2=3 ---->123 “abc” quindi il risultato è 3 e tu devi connettere il 3 con la “b”.

  • 3=C ---->B+C=5

  • Adesso vai nel cubo e conta fino a 5 nelle basi e scendi con una linea e dimmi che lettere hai toccato.

  • PC= 17.

  • Ora vai nel quaderno 14 e dimmi cosa c’è scritto.

  • Futuro.

  • Fai il calcolo di futuro e dimmi quanto fa il codice.

  • 502055.

  • Ovvero 17. PC personal computer, fai il calcolo a cascata di personal computer.

  • 26.

  • Ora trova le lettere in posizione 50-20-55

  • CHQ.

  • Ovvero 26. Adesso vai nelle pagine successive del quaderno 14. Nella piramide opposta 16 in che posizione è 52? Ovvero 26+26?

  • 13x4.

  • 13+4?

  • 17 come PC.

  • Il 13 dove si trova contando da destra verso sinistra?

  • Al numero 4.

  • Quindi 16-13=3 ma il 13 si trova al 4, quindi quando tu vedevi nei calcoli precedenti che in realtà ad esempio 20-17 non fa 3 ma contando.

  • 1-2-3-4-5-6-7-8-9-10-11-12-13-14-15-16-17-18-19-20 dal 17 al 20 ci sono 2 numeri ovvero 18 e 19 come riallacci il 4 e il 2 col 3?

  • Allora, contando al contrario il 17 si trova alla 4° posizione, contando in senso orario si trova alla 17° posizione.

  • Quindi in senso antiorario aggiungiamo un numero, è come se tornando indietro nel tempo abbiamo un giorno in più. E il 2 cosa sarebbe?

  • Il presente? Spiegami una cosa: si può creare la macchina del tempo semplicemente strutturando dei concetti matematici simbolici ponendo delle basi teoriche?

  • Per quello che poi sarà una cosa reale, SI.

  • Allora noi stiamo creando la macchina del tempo?

  • Il tempo darà risposte. Adesso continuiamo col tempo e facciamo scorrere tutto a debito. Che parole stavi leggendo sul browser a parte quelle già scritte?

  • Penuria, resettare, circospetto, surrettizio, delatore, contendere, anacronistico, 7 parole.

  • Se io ti chiedo di scrivere una frase unica che usufruisce di tutte queste parole tu ci riusciresti?

  • Forse no.

  • Ma se vuoi mettere in ordine i numeri devi riuscire a mettere in ordine una frase.

  • Un calcolo come un concetto linguistico?

  • Un calcolo è un concetto linguistico, se riesci a fare questo poi ti dico cosa hai fatto matematicamente.

  • C’era penuria di alimenti e bisognava resettare l’ambiente di conservazione, dovevo agire in maniera circospetta e fui abbastanza surrettizio con quei delatori che volevano contendere il nostro progetto anacronistico. 

  • Noti qualcosa che non sia coerente con il senso della frase?

  • Resettare, forse non ci sta nel contesto.

  • A me sembra che ci possa stare. Conta le parole tra l’una e l’altra di queste sette.

  • Sono 6 conteggi ---->4-7-3-2-2-3.

  • 28 parole, 7x6?

  • 42.

  • 42 meno 28?

  • 14.

  • Quante lettere ha resettare?

  • 9.

  • Scrivi da 1 a 11 e segna 5 numeri.

  • Abbiamo 4 conteggi, 5x4=20 20-11=9.

  • 9 come resettare, ora scrivi resettare in questi 9 numeri. Cosa rimane?

  • 10 e 11.

  • 10 più 11?

  • 21.

  • 4+7+3+2+2+3?

  • 21. Mi sono perso, è solo una coincidenza?

  • Prova a rifarlo con altre parole. Usa queste: illazione, sopperire, contumacia, redenzione, frastornato, solenne. 

  • Fui frastornato nella contumacia delle mie crisi in cui un solenne abbraccio mi sopperì delle mie mancanze, ma le illazioni altrui mi portarono alla redenzione permanente.

  • Non funziona, quindi la parola che dobbiamo prendere in considerazione è resettare.

  • Sì prima ho scritto due parole con variante di +1 lettera.

  • Cosa avevi notato?

  • Aggiungendo una lettera a una delle due frasi si formano gli opposti.

  • Bene, scrivi la regola degli opposti, quella in piramide. Sottrai i numeri che avevi trovato con la frase di resettare ovvero 4-7-3-2-2-3. Che scale c’è?

  • 332053.

  • 53 meno 33?

  • 20.

  • Infatti, c’è il 20 in mezzo.


  • Ho fatto 4-1, 7-2, 3-3, 4-3, 5-2, 6,3.

  • Hai semplicemente scritto una frase perfetta che trae un calcolo perfetto piramidale. Adesso scrivi il calcolo che ti dico. Poi fammi vedere. Il calcolo è: 48 meno 31 più 13.


  • Ritorna nel quaderno 4x e scrivi quello che hai scritto a pagina 14.

  • Ok.

Non ho scritto il libro del 120 per la sicurezza di Minnie Mouse. Se Minnie mi ha minacciato lo ha fatto per difesa personale e io l’ho salvaguardata. Avevano calcolato che non davo le chiavi a Loyd perché parlava sempre con un ragazzo che sembrava un criminale. Io sapevo che quel ragazzo faceva parte del complotto e me ne sono fregato. Fui avvisato dal capo stesso che nel 2005 mi disse i suoi piani. La spia fu il mio capo e cercò di tenermi fuori dalla vicenda. Fu un rinnegato. Il piano era farmi credere che il furgone bianco era il nostro punto di incontro, il nostro collegamento. Io dovevo rientrare in Italia con i pensieri sbagliati perché la mia mente era già controllata. Feci una prova con la chiave, la feci cadere per vedere se l’allarme suonò. Capii che il pulsante rosso della polizia non funzionava allora la chiamai. Non gli dissi dov’era il biglietto da visita altrimenti avrebbero fatto in tempo a prendermi. Mi serviva tempo per cambiare i numeri di telefono della scheda e mettere il codice segreto. Il codice segreto era 666.


- Hai scritto male e in stato confusionale. Qui abbiamo tre numeri: 120 - 2005 e 666. 

- 666 meno 120.

- 546.

- Quindi in scala 456= 4+5+6=15. 2005---->20-5=15. Prendi tutte le 15’ parole contando sino a 15 dall’inizio alla fine. 

Quante ne hai sottolineato?

- 12.

- 49 lettere. 666 diviso 6?

- 111.

- 111 meno 49?

- 62.

- 6x2=12.

- Cos’è un algoritmo?

- L’algoritmo della formica.

- Quindi se noi conosciamo i tempi esatti la possiamo anticipare?

- Spazio-tempo. I codici della terza dimensione presenti nel ponte di trasmissione. Scrivi e ragiona su questo: non riesco a capire l’intersezione del concetto. Visiona l’intersezione come il binario della ferrovia. Come la vedi?

- Come una stella da cui le punte si diramano e si intersecano più linee.

- Quindi una stella vista come l’intersezione di un concetto. La stella ha 5 punte. In questo caos il concetto esprime 5 varianti. Chiamiamole varianti di concetto. Cosa sono queste varianti?

- Delle frasi.

- Ma in questa circostanza non le chiamiamo frasi ma le chiamiamo varianti di concetto. Qual è la differenza tra i due termini e in quali casi usiamo l’uno e l’altro.

- Bella domanda. Una frase dove c’è soggetto e verbo con varie alternanti quali preposizione ecc. Una variante di concetto, una frase legata ad un’altra tramite una stella dove si vuole fare un ragionamento su una cosa unica con molteplici punti di vista.

- Quindi a mio parere questa stella è il concetto dove tutte le frasi si uniscono e cercano di illuminare per dargli il potere del chiarimento, chiarezza, luce. Frasi, varianti visti come dei raggi di luce. Disegna una stella e scrivi queste parole nelle 5 punte: latente, imperativo, dirompente, connotazione, dirimere. Quante parole abbiamo scritte al contrario?

- 1. Latente.

- Quindi che significato ha?

- Su 5 una è al contrario.

- 5 - 1?

- 4.

- Abbiamo le punte 4-5-1 che in addizione fanno 10. Prendiamo questi numeri 4-5-1 e scrivi tre sotto perché sono 3 numeri. Fai sottrazione

- 14, 11, 4.

- Conta in senso orario prima 14, poi 11, poi 4.

- Il 14 e 4 nel 4, l’11 nell’1.

- In addizione 22 e 12. 22 meno 12?

- 10.

- Vedi che i conti tornano? Il 10 dove finisce?

- Nel 5.

- Ovvero la parola al contrario. Da notare il 4,4,14 e 1,11 entrambi finendo con lo stesso numero. Quindi il concetto dove finisce?

- Nel 5.

- 1+2+3+4+5?

- 15.



- Dove l’avevamo il 15?

- 666-120=546---->5+4+6=15.

- 546 meno tre= 13,11,1.

- 11 con 1 e 13 con 3. Sempre con lo stesso finale.

- Nel calcolo che hai fatto che lettera manca? 

- La “b”.

- E non è mai stata nemmeno intersecata nei conteggi. Tre meno “bbb”.

- 33.

- Dove l’avevamo il 33?

- 42 che sono 4 e 2 opposti. 42 meno 9=33 (9, 3x3). Il 33 si trova nel 3, 33+3=36 il 36 è nell’1. 52, 5 e 2 opposti, meno 16 (4x4) fa 36.

- Quindi il numero primo è 36?

- “Abc” meno “nop” faceva 11-11-11=33 l’11 è nell’1 nell’1 c’è il 36, 36 meno 11= 25.

- Ora scrivi le parole che hai sentito in questi giorni che non usi mai, alcune nemmeno le conoscevi.

- 25 parole.

- Appunto.

- La stella e il tempo? La luce e il tempo? Come lo correliamo?

- La formica agisce nel buio interno del corpo ma con luce esterna del sole. Noi conosciamo questo contrasto. 

- Tu conosci.

- Tu queste parole non le usi mai, cos’altro non usi mai ma che serve?

- Gli occhiali da sole.

- Non ti piace indossarli o non ci vedi bene?

- Mi dà fastidio vedere scuro.

- Parole meno occhiali.

- 45. Il 45 si trova al 5. 45 diviso 5 fa 9.

- 45---> 4+5=9 il 36 nell’1, 36 diviso 9=4

conta 4 volte il 9 nella stella.

  • Finisce nell’1.

  • Quindi il 36 nell’1 e 4 volte 9 nell’1, 9x4=36. Ora prendi tutti i punti contando 9 volte x4

  • 4-3-2-1.

  • Manca il 5 che il punto dove c’è la parola opposta.

  • Quindi il 5 opposto di 9.

  • No il 5x9 opposto.

  • 54.

  • Conta 54.

  • Nel 4.

  • Il 45 al 5 e il 54 al 4. 45-5-------54-4.

  • Prova 32 e 23.

  • 32-2--------23-3.

  • Bene abbiamo un’altra regola degli opposti. Prima di proseguire dimmi cosa ti è apparso in mente oggi, quale pensiero.

  • Preposizione.

  • Abbiamo preposizione articolata, scrivi la griglia. Che numeri sono usciti dai tuoi calcoli?

  • 10 e 21.

  • Adesso ti faccio vedere cosa esce dal 10 e 21. Scrivi acegimoqsuz poi conta 5 volte 10 e 21. Che lettera manca.

  • La “l” come 10. 

  • Prendiamo la “l”, nel cubo come si espandono le parole?

  • Con una “l” al contrario.

  • 10x10 quindi. Scrivi griglia 10x10. A fianco griglia 21x21.


           

  • Adesso analizza la parola cassa.

  • Cassa fa 39 e Cassa ha 5 lettere, 39 meno 5 fa 34 e S+S fa 34. Ho scritto la parola cassa in successione in una griglia 10x10, ho contato le posizioni delle “s” e fanno 34, 89 (8+9=17), 1314 (13+14=27), 1819 (18+19=37), 2324 (23+24=47), ho preso l’ultimo numero ovvero 47 e l’ho sottratto a 34 e fa 13, ho contato fino a 13 nella griglia e si trova nella S in posizione 5x5=25, le lettere nella griglia sono 5x5=25.

  • Che parola rappresenta più delle altre la lettera “s”?

  • “Satana” e “serpente”.

  • Fai “satana” meno “serpente”.

  • 60. Contando 60 volte fino alla fine della griglia 21x21 abbiamo cerchiato 7 quadretti e l’ultimo si trova al 420. 6x7= 42 abbiamo uno zero in più. È 10 o 100?

  • 400 + 20.

  • 400 diviso 60= 6666666666666666666666666

  • 20 + 6=26, conta 26 volte nella griglia.

  • Sì, scusa, ma perché l’ultimo 60 si trova nell’angolo sinistro?

  • Adesso lo vediamo. Il 26 dove scende?

  • Da sinistra verso destra mentre il 60 da destra verso sinistra.

  • Quanti ne hai cerchiato?

  • 17 e 17 meno 7 = 10.

  • 60-26?

  • 34.

  • Adesso andiamo nella regola degli opposti per capire che rapporto c’è.

  • Facendo i calcoli nella stella, il 38 è un numero che ha come opposto lo stesso che si trova nella stessa posizione del medesimo, perché 38 meno 5 fa 33 e l’opposto è 83, quindi finiscono entrambi con 3. Mettiamo in conto che 34 è il primo anno in cui Gesù vive in paradiso, facciamo Paradiso meno sessanta e il totale fa 43 l’opposto di 34.

  • Tu quanti anni hai?

  • 43, stai dicendo che siamo nell’anno in cui avremo un secondo salvatore e che la formica sta cercando di far accadere questo?

  • Sta completamente manipolando la realtà, come se le nostre vite fossero il codice di un computer. Ora ti faccio vedere un passo successivo. Scrivi la posizione di 34 nella griglia 21. Che lettera c’è sotto il 34?

  • La “s”.

  • Appunto, 17. 34 meno 17?

  • 16.

  • Nella sottrazione paradiso meno sessanta dove si trova il 16?

  • Sotto “sa”.

  • Ora conta nella griglia della cassa 34 e dimmi dove si trova.

  • Si trova in posizione diagonale con l’altra “s”

  • Forma la stessa diagonale con “sa” della griglia 21 dove c’è il 34?

  • Sì.

  • “S” meno “a” 16. Cosa c’è tra le diagonali?

  • “R”

  • 16.

  • Cavolo. Tutto coincide. Nella griglia della cassa le “s” sono a posizione 9 e 13, che c’entra?

  • Ora lo vediamo. Prendi il quaderno 1X, cosa c’è scritto?

  • 9 e 128.

  • Cos’è 128?

  • 55 + 73 (73 è il codice di bonifico a pagina 11 e si formava la parola BONO).

  • Luca prendi il quaderno n' 7 e apri pagina 32, con il numero fai x9 ----27 ----2+7=9 poi sottrai il risultato per 27.

  • 9x10= 90 ----> 90-27= 63.

  • Cosa c’è nella pagina accanto?

  • 63:27= 2,33 quaderno x6.

  • Dunque, che ragionamento fai?

  • dovrei vedere tutti gli altri calcoli.

  • Hai preso il 7° quaderno, ora ti dico di prendere l’8°, che numero è l’8°?

  • Il settimo quaderno.

  • Hai fatto a scala, quindi nel calcolo a scala della piramide 9 cosa c’è nel 2? 

  • 36.

  • 63-27.

  • 36.

  • 2+7=9 ----- 63:27 2,33 -----al 2 c’è 36----63:27 col tuo metodo fa 2,9 ---36-33=3----3x3=9 PIRAMIDE 9 ---- il 9 si trova opposto al 29. Se levi il 9 dove si trova il 2? 

  • Opposto al 35.

  • Sbagliato, opposto al 37, il 9 scala all’8. 37 meno 8?

  • 29.

  • E il 29 è opposto di 9, non ci arrivi a capire il meccanismo? Prendi il quaderno x6, cosa c’è scritto dopo 63:27?

  • C’è scritto ‘’rimane 8’’.

  • Bravo, infatti.

  • Adesso scrivi i codici di griglia 21 le parole in grande (aggettivi e soggetti) nel quaderno x6. Prima scrivi le parole.

  • Incazzo, five, ten, chiuso, aloha, oristano, scienza.

  • Per ora abbiamo 38 e 3.

  • Che parole hai fatto? 

  • Incazzo, five, ten, chiuso.

  • Prendiamo le prime lettere: I-F-T-C ----- 9-6-18-3= 36 più 38 e 3= 77, cosa c’è nella pagina successiva?

  • Elisa nata il 1977.

  • Poi?

  • Aloha.

  • Cerca il codice di Aloha. Prima dimmi che numero c’è scritto?

  • 11.

  • 33-21=11 continua. Quanto fa il codice di Aloha?

  • 77.

  • Adesso vai con le altre parole, Oristano. Quanto fa Oristano meno 21?

  • 78.

  • E come inizia?

  • Con il 13.

  • E tu sei nato il 13.

  • Come finisce il calcolo?

  • Con il 33.

  • Cosa c’è nella pagina successiva ad Aloha?

  • 33. L’origine dei pensieri?

  • lo vedremo, adesso vai a SCIENZA.

  • 91,000,000

Cos’è 91 milioni?

  • Appunto 91 milioni.

  • Scandisci.

  • Nova n tuno milio ni.

  • Nni milio nova.

  • Ni in greco è la tredicesima lettera dell’alfabeto, “tuna” in inglese è tonno, “milio” è una distanza, “nova” nuova.

  • Abbiamo, quindi, 13 tonno e distanza. Constato che la distanza è 13 percorsa da un tonno. Dove si trova il tonno?

  • In una lattina.

  • Provincia?

  • Roma.

  • Vai a vedere la frase che hai scritto di Roma. 

  • C’è scritto ROM 40 - 13 - 5 e 10

  • Trova i codici di Roma nelle lettere di sopra la pagina.

  • 25, 73, 27, 16.

  • Metti in colonna verticale, che numeri si formano?

  • 25.

  • 73.

  • 27.

  • 16.

  • 27,21,53,76 sottrazione.

  • 6 e 23.

  • Quindi c’è “abl” nel quaderno 6x

  • Albania.

  • Codice 21.

  • 36-21=15.

  • E tu hai il 15 nella pagina precedente e in questa Hitler 5 e 10.

  • Il codice fa 78.

  • 91,000,000 meno 78,000,000?

  • 13,000,000.

  • E noi abbiamo il 13 a Roma. Ora prendi il codice di tonno sempre in questa griglia.

  • 68.

  • Ora prendi i punti di 68 e 78 in questa griglia e cerca il codice di Roma.

  • 13-13-11-11= 48.

  • Abbiamo 78,68,48------8x3=24----prendi il punto 24 nella griglia 21 quaderno 1x parole nei cerchi.

  • Seno, toro.

  • Cerca i codici.

  • 3333333333333333333333333333 tutti e due

  • cosa c’è nel quaderno 6x su Bruce Lee?

  • 33.

  • cosa si forma nella seconda ruota?

  • Solo “bru” quella del toro.

  • “Toro” meno “seno”.

  • 13

  • Appunto. Cosa faceva Bruce Lee?

  • Arti marziali.

  • Su Marte?

  • No 

  • Vediamo Marte. Scomponi la parola.

  • Ma rte.

  •        Ter.

  •        Terma.

  • Terme...cosa c’è nelle terme?

  • Acqua calda.

  • Marte meno acqua.

  • 18.

  • Griglia 21, 18 Marte.

  • Si è formato lo stesso codice ma cambia “c” e “d”

  • “Cd” la parola che non sia nome di persona più comune con la “c”

  • “Casa”.

  • Con la “d”.

  • “Dama".

  • “Casa” meno “dama”.

  • 7.

  • Come finisce il quaderno 6x?

  • Con il 18.

  • Poi cosa c’è? 

  • “Cu”.

  • Parola comune con “u”

  • “Uccello”

  • “Casa” meno “uccello”

  • 71.

  • Punto 71 ultime lettere in linea.

  • “Doc”.

  • Cosa avevi sognato?

  • Video DOC.

  • Cos’è?

  • Una videoteca che era aperta a Muravera.

  • Quindi hai sognato una premonizione di quello che hai calcolato oggi o hai fatto il calcolo in base al sogno?

  • Siamo qui per capirlo.

  • Scrivi Salvatore, tore, toro.

  • 50.

  • Separa il 50.

  • È uscito viaggiatore 30.

  • Prendi il quaderno 7 numero 30.

  • C’è una griglia con lettere.

  • Che nome c’è?

  • Antonio.

  • Poi cosa c’è scritto?

  • La risposta è Putin.

  • Qual è il codice di Antonio?

  • 72.

  • e Putin che numero è?

  • 72.

  • Se la risposta è Putin prendi la posizione del 72 in tutte le facciate di un cubo e poi scrivi Putin.

  • P14.

  • Piramide 14 con base 14. Quanti lati ha?

  • 30.

  • Dove si trova due volte Putin?

  • Al 6x25.

  • 150. 72x2?

  • 144.

  • 150 meno 144?

  • 6.

  • Putin meno 66666?

  • 36..

  • 72 diviso 2?

  • 36

  • 72 diviso 6?

  • 12.

  • Quante P abbiamo?

  • 12.

  • Come scomponi Putin?

  • Puttana

  • Quanto fa puttana meno Putin?

  • 33.

  • Dove si trova il 33?

  • Al tinp.

  • Come Trump. Trump meno tinp.

  • 31.

  • Pagina 31 quaderno 7, come finisce?

  • Col 33.

  • Prendendo il codice di Salvatore prima in proiezione e poi in piano abbiamo differenza di tre, la stessa distanza tra il lato della proiezione e il primo punto in piano. Però ho preso i punti di 27 e 33 in piano.

  • Ok, quindi, se funziona solo col 27 e 33 che unione c’è tra di loro?

  • 60 1-2-3-4-5-6-10 ovvero 10+6=16.

  • Scomponiamo il 60 in questo modo?

  • Scrivi il codice di Bulky su punto 16. Dove finisce la “z”?

  • Nel primo.

  • Che parola si forma?

  • Zion t

  • Ti dice nulla?

  • I zion sono i massoni di Ginevra.

  • No, è una cantante, Zion T nata il 13/04/1989, 32 anni. 16+16?

  • 32.

  • Che album ha scritto?

  • Red light.

  • Rosso. Codifica.

  • TV.

  • Il punto X si trova nella TV. Devi studiare i microchip che interferiscono nelle onde visive acustiche. Dimmi cosa hai scritto nel quaderno rosso.

  • Il PS è la PAUSA SCALA CALCOLO, ovvero la pausa del calcolo a scala cubico simbolico. L’intervallo tra un PS e l’altro è di 3. La distanza di 2x3 è di 3 a 3, ovvero i 3 spazi tra un 2x3 ed il successivo. Il fattore più importante è il PS che inizia all’ottava distanza del 2x3. Ecc…

  • Leggi il resto a calcolo, innanzitutto fai il calcolo a scala di rosso e poi 2x3=6 e prendi le distanze di 6 tra il risultato, quant’è?

  • Di 6.

  • Leggi il resto.

  • Questo è un NANO CALCOLO. In questo esempio si può notare che mancano dei numeri, sono numeri che hanno differenza di 3.

  • Fermo, prendi i numeri dalla cascata rosso con differenza di 3.

  • 4, 8, 12.

  • 4-3, 8-3, 12-3.

  • 1-5-9.

  • Continua a leggere.

  • E differenza di 7.

  • Prendi i numeri con differenza 7.

  • 8.

  • Scrivi il nano calcolo.

  • S10=11 .5.

  • S11=12 .3.

  • S12=4 .8.

  • Ecco qui abbiamo 4,8,12 come sopra, prendi i numeri successivi.

  • 5, 9, 13.

  • 5+9+13= 27.

  • Fai rosso meno 27.

  • 56.

  • Diviso 14?

  • 4.

  • Dove si trova il 4 nella cascata?

  • In OS, SO.

  • Come il nano calcolo S O=13 fai 11-13, 12-13, ecc…

  • 13-11=2, 13-12=1, 14-13=1, 15-13=2, 16-13=3, 17-13=4, 18-13=5, 19-13=6,20-13=7.

  • Da 11 a 20 abbiamo solo 7 numeri perché abbiamo due volte 1, ovvero 13-12 e 14-13. 13+7=20 ma tu hai iniziato dall’11. 10 -7=3.

  • SO3 = 17-13-+3=7 fai 1-2-3-4-5-6-7 meno 2-4-6-1-3-5-7.

  • 123321.

  • 12+21?

  • 33.

  • E il 33 è in mezzo 12 33 21.

  • 17+13+3?

  • 33.

  • Luke informato sul processo funzionale di Bulky si sente infatuato dal potere intellettuale del suo insegnante, che ancora non conosce. Non lo vede, ma lo sente. Avvolto nelle tenebre della sua stanza buia, illuminata da una luce bassa che gli ispira sonnolenza. Quasi in stato di ipnosi non si rende conto da dove arrivi questa voce. La sente dal nulla, da ultrasuoni forse. Un informatore reticente sull’origine del programma, il quale esibisce scompenso voluttuoso di comunicazione, una comunicazione subdola e assorbita nei suoi concetti a dir poco irrazionali, ma efficaci. Riprenderà più in là gli studi. Adesso è già a un livello introduttivo che li consente di eseguire le prime verifiche sulla formica. Per ora il punto X non lo possono trovare ma sanno come essa comunica con le onde cerebrali. Seguono il processo della griglia 21.











                                      Nucleo                  operativo EXP society


Dott.ssa Lidia Orius, non la troviamo più

proviamo a trasmettere onde ondulatorie paralitiche per bloccare la trasmissione, in questo modo il campo radiale è soggetto a interferenze acustiche di primo grado

giusto, così la intrappoliamo nel campo magnetico.

È molto furba, sa già di Bulky e sta cercando di eluderlo.

«Non ce la farà», dice dottor Esteban con fermezza.


Hanno dato un nome alla formica, Orius Ormus. Il nome dato e formato da un calcolo cubico O/13, R/16, I/9, U/19 S/17= 74---> 7654 - 76 e 54 nella griglia. Sentivano sempre Oristano. ORIST ANO. Ano, zona entrata uscita, zona di fuga. Il codice Orius fa Ormus, Orius Ormus. Orist come Oro.

Sentivano sempre Mariano allora lo hanno codificato con Oristano, ano, e hanno trovato il numero 38 in congiunzione. In questa fase si nota lo stato confusionale, inibito dall’ansia scaturita da Orius Ormus. 

Bulky analizza la frase e la pone in ordine per trovare l’origine del suo disordine. 

Scriviamo la frase scorretta:

  • Non ho scritto il libro del 120 per la sicurezza di Minnie Mouse. Se Minnie mi ha minacciato lo ha fatto per difesa personale e io la ho salvaguardata. Avevano calcolato che non davo le chiavi a Loyd perché parlava sempre con un ragazzo che sembrava un criminale. Io sapevo che quel ragazzo faceva parte del complotto e me ne sono fregato. Fui avvisato dal capo stesso che nel 2005 mi disse i suoi piani. La spia fu il mio capo e cercò di tenermi fuori dalla vicenda. Fu un rinnegato. Il piano era farmi credere che il furgone bianco fosse il nostro punto di incontro, il nostro collegamento. Io dovevo rientrare in Italia con i pensieri sbagliati perché la mia mente era già controllata. Feci una prova con la chiave, la feci cadere per vedere se l’allarme suonasse. Capii che il pulsante rosso della polizia non funzionava allora la chiamai. Non dissi dov’era il biglietto da visita altrimenti avrebbero fatto in tempo a prendermi. Mi serviva tempo per cambiare i numeri di telefono della scheda e mettere il codice segreto. Il codice segreto era 666.


Come dicevano qui abbiamo sottolineato 12 parole seguendo il conteggio già specificato.

Mettiamo in ordine il testo frase per frase. In questo modo capirete meglio la funzione di Bulky.


Studiano il soggetto, il verbo e il predicato verbale si può intuire cosa abbia scaturito questa scorrettezza, la quale è l’emozione, mediante calcolo e codice alfa numerico.


Prima frase: ‘’Non ho scritto il libro del 120 per la sicurezza di Minnie Mouse’’. Il messaggio voleva indicare questo: ‘’Non ho scritto il libro che parla del negozio al numero 120 per mantenere integra la sicurezza di Minnie Mouse.’’ Abbiamo 10 parole in più, scriviamole in ordine.


«Che parla del negozio al numero per mantenere integra.

Chi parla del negozio? Il libro. Cosa c’è al numero? Il negozio. Cosa per mantenere integra che cosa? La sicurezza. Abbiamo Libro, negozio e sicurezza. 

Analizziamole: entrambe con una sola L, entrambe con una sola B, entrambe con una sola N, entrambe con una sola G, entrambe con una sola, S, entrambe con una sola C, entrambe con una sola U, entrambe con una sola A. Quindi unendole abbiamo LBNGSUA, suo zio. Come trovato in precedenza, andiamo a vedere il quaderno. 

Il codice suo zio era PSUOZSVO qui abbiamo LBNGSUA quindi dividendo PZSVO e LBNG, suo e sua. 

Suo meno Sua fa 12 come le 12 parole. 

Ora facciamo PZSVO meno LBNG. Fa 54 e 54 meno 12 fa 42. I codici formano la parola riso.»






Continuando Bulky….

  • Luke avevi sognato il riso?

  • E cosa c’era nel sogno?

  • Tanto riso colorato dentro una specie di zona per mangime per pecore, vicino a un prato.

  • Come associ la frase, il codice e il riso?

  • Il sogno del riso mi ha condizionato.

  • Quindi nel sogno mentre vedi immagini stai pensando alle parole? Ad esempio, tu vedi il riso ed è come se pronunci riso.

  • Forse.

  • Associa l’immagine alla parola. Scrivi Riso al centro della griglia e scrivi le sue coordinate precedenti.

  • Scrivi riso al centro nel lato frontale del cubo e in quello posteriore scrivi le coordinate.

  • Il codice segreto è 666. Incrociando le posizioni 666 nel cubo a quale punto ci si trova?

  • Al 120. 

  • Quindi il codice di 120 è 666 ovvero le sue coordinate di intersezione in 3d. 

  • Questo punto x è una parola, vero? Voglio dire, trovando il codice di una parola se ne forma un'altra importante.

  • Finalmente hai capito, ma sarà un processo lungo, tutto raggiunto tramite conclusioni a catena. Adesso prendi tutti i vecchi quaderni e segna le parole cerchiate e in grande, proveremo con tutte quelle.

  • Una volta trovata questa parola, o meglio questo codice, capiremo anche i testi e il loro percorso?

  • Esatto, sarà la parola chiave di tutto e capiremo da dove è nato tutto. Iniziamo, quaderno AL1, via! Vai in ordine.

  • Elle - nada - ciao - lala - The Japos - come - entri - allora - domiciliari - minaccia - cercare - Luke - negozio - andai - Tony - universe - spiare -

  • In queste parole non vedo nulla di significativo, forse solo "universe” mi incuriosisce. Adesso dimmi cosa c’è scritto nel quaderno XB.

  • 4x5.

  • 5 vocali in 4 posizioni nella griglia 21 della parola depresso. Posizione 8-12-16-20 AEIOU.

  • 8-a 12-e 16-i 20-o ---->7-7-7-7.

  • Cosa c’è scritto nel quaderno XB?

  • Rana=7.

  • Prova a scrivere il codice di “rana".

  • 17.

  • E cosa c’è nel quaderno XB?

  • RA=17.

  • Tutti i numeri che hai scritto nei vecchi quaderni sono i codici della griglia 21 delle parole che hai scritto.


Quale rebus Luke ha scritto? Non lo sa nemmeno lui. Il suo istruttore lo sta aiutando a capire. 


Ha avuto delle visioni anni fa e scrisse tutto in maniera sporadica. Il fatto è che non ha progettato Bulky, ne ha solo scritto le basi ma è il suo istruttore che adesso sta mettendo tutto in ordine. 

È come se lui avesse iniziato e adesso tutti i tasselli stessero tornando al loro posto. 

Un percorso di turpitudine, atroce, che esplica inquietudine, tutto scritto in stato confusionale. Minacce, commissioni di omicidi, come se Luke fosse nella mente del criminale.

‘’Uccidi’’ scrisse, un codice forse, la parola di cui Orius Ormus si serviva. 

Quale cospetto porta l’allusione complice di un connubio emotivo? Di numeri e calcoli? Progettare un filo conduttore di emozioni tramite calcoli alfanumerici, trovare la parola chiave di cui Orius Ormus si serve, quella che implica una reazione nervosa nel soggetto, tramite onde cerebrali.






  • Luke, non hai pensato a una parola.

  • Quale?

  • Bulky, scrivi il codice.

  • Hel e qualcosa.

  • Hel come hell, quindi Bull ga hell

  • la parola è BULL?

  • Esatto, inferno.

  • Tutto quello che ho scritto è l’inferno?

  • L’inferno creato da Orius Ormus.

  • E il toro che c’entra?

  • Le sue corna sono quelle del demonio.

  • Allora questa formica è il demonio?

  • Prova a scrivere Bulky meno Toro. Che numero fa?

  • 55.

  • Cosa sognasti?

  • Paolo che appendeva il 55.

  • E che segno è Paolo?

  • Del toro.

  • Griglia 21 posizione 55, Toro.

  • Fa URSS.

  • Come la vecchia Unione Sovietica.





…...nel mentre negli studi di dottor Esteban 


<<Non credo assolutamente che uno schizofrenico non compia dei crimini e che non sia pericoloso, o uno psicopatico, se lui avesse avuto quei disturbi con tutti i problemi che ha avuto avrebbe già ucciso pur sapendo di essere controllato a vista. Che ne pensi Stefan?>>

<<Chi dice che gli schizofrenici e psicotici non uccidono e urlano senza far del male dicono una grossa fesseria, chi ha disturbi mentali uccide! Ha avuto solo un crollo psicologico e è stato soggiogato da una famiglia che lo ha preso in un momento di debolezza emotiva e portato in clinica. Ha avuto un periodo di crisi confusionale in cui non era in grado di prendere decisioni con la sua testa.>>

  • <<Esatto Stefan, bisogna attribuire un nuovo termine al crollo psicologico e momento confusionale, non riconducibile a psicosi e schizofrenia>>

  • <<Il suo caso è unico e complesso, quindi l'errore ci sta, ma ci sta anche l'avanzamento della scienza e di nuove frontiere del cervello umano.>>

  • <<Stefan, se voi continuate a dare retta alla sua famiglia prendete un abbaglio. Ragionate: dopo tutto quello che ha passato, perdita di lavoro, delusione d'amore, spionaggio, mafie, crollo economico, gioco d'azzardo, rinchiuso in casa, provocazioni estenuanti, e non ha ancora ucciso nessuno, che disturbo può avere se non invece auto controllo assoluto?>>

  • <<Dottor Esteban passiamo al livello 2: da cosa sono dipese le sue menzogne? Parliamo di ipnosi e capacità di farsi soggiogare la mente dalla personalità forte di altre persone, potrebbe essere caduto in questa trappola e auto convincersi che era malato, allora qui subentra il soprannaturale e la capacità del suo cervello di entrare in trance, come quando sta al computer e sa cosa c'è scritto dietro un commento che non vede, si chiama appunto ipnosi. Quindi il vero fenomeno da prendere in considerazione è la suggestione che può portare l'ipnosi nel giudizio di una persona e di farle credere cose che non sono vere.>>


  • <<In questo caso siamo di fronte a una nuova frontiera dei disturbi mentali che non si possono definire tali, ma di una nuova categoria di alterazione del cervello, e io sostengo sia colpa delle onde elettromagnetiche. I tempi dei suoi disturbi coincidono con gli anni in cui fu sempre al computer.>>

  • <<Dottor Esteban la debolezza di carattere e l'abbattimento emotivo porta all'auto suggestione, l'auto suggestione porta alla menzogna, la menzogna porta ad auto convincersi di una cosa.>>

  • Stefan <<Quando il danno è irreparabile allora si tratta di un disturbo reale e permanente curabile o gestibile solo con farmaci, se il danno è rimediabile allora il disturbo era un passaggio di transizione da un livello inferiore a uno superiore, la supremazia mentale.>>

  • Esteban <<Se poi abbiamo un caso in cui il soggetto ha rimediato da solo nonostante l'avversità ostile esterna, allora siamo di fronte a un miracolo e alla presenza del divino.>>






  • Il giorno successivo, mentre vado al lavoro mi ricordo di essermi dimenticato il cellulare a casa. 

  • Come arrivo a casa vedo un biglietto sotto la porta di una prenotazione aerea, leggo e vedo un biglietto per Santo Domingo.

  • Santo Domingo? Ma chi lo ha fatto? E perché io? E perché proprio Santo Domingo?




  • Da mettere in ordine.



  • Dottor Esteban in che punto si trova la formica?

  • Nell'intestino tenue, abbiamo la posizione 4x2 con codice xd6y+67.

  • Cosa vede nella griglia?

  • Secondo Bulky il calcolo produce 42.

  • Quando gli è venuto il nervoso oggi?

  • All'ascolto della parola Mangiare.

  • E la formica quando ha percorso?

  • La ruota ha girato di 37 giri e si è fermata a numero opposto 15.

  • <<Dottore, “mangiare” era presente nella seguente frase: Stefano è andato a mangiare con Silvia. Abbiamo quindi una formazione di 32 lettere, la parola in realtà che ha fatto venire il nervoso al soggetto è Stefano che forma il numero 72.>>

  • <<Gelosia? Che numero è gelosia?>>

  • <<Gelosia è numero 62, entrambe le parole hanno 7 lettere, abbiamo un connubio quindi.>>

  • <<Bene, quello di cui abbiamo bisogno, ovviamente questo connubio ha scaturito un pensiero che vedremo nei sogni.>>

  • <<Già 7x7=49>>

  • <<Quanto fa Stefano meno Gelosia?>>

  • <<Dottore fa 49..>>

  • <<che cos’è 49 nei sogni?>>

  • <<carne.>>

  • <<Dobbiamo analizzare il sogno della carne e stare bene attenti alla parola chiave del sogno.>>

  • <<dottore ma se non abbiamo ancora capito come annientare la parola chiave come facciamo? È proprio quello che stiamo cercando di capire, è proprio questo il nostro problema.>>

  • <<Eh già ma forse siamo arrivati al punto culmine.>>

  • <<dottore cosa intende?>>

  • <<L’EXP society>>

  • <<L’EXP society? E cosa sarebbe?>>

  • <<Coloro che uccidono le parole chiavi nei sogni, cacciatori di parole.>>

  • <<Dottore Bulky è già fantascienza e persino noi non riusciamo a capire come sia stato creato, ma uccidere le parole chiave nei sogni come si può fare? Non le sembra troppo oltre la fantascienza?>>

  • <<Conosco una certa Lidian dal Brasile che è in grado di farlo ma ha bisogno di Bulky.>>

  • <<Quindi conosce già Bulky?>>

  • <<Abbiamo lavorato in contemporanea.>>

  • <<E perché io non ne sapevo nulla?>>

  • <<Non potevo informare nessuno, ho dovuto mantenere il segreto di ufficio, sa che anche con i miei datori mi riserva il fatto di mantenerlo.>>

  • <<Capisco>>

  • Sofia <<dottore quindi se la formica fa cascare a posta gli oggetti al soggetto per farli venire il nervoso che relazione c’è tra questa sua nuova tecnica e le parole?>>

  • <<Forse vuole creare una specie di rebus assassino da coniugare in un unico calcolo.>>

  • <<Mi faccia capire, in genere quando una persona fa cascare le cose in terra non fa altro che bestemmiare, sta pensando che la formica voglia creare un conflitto del divino per manipolare la società?>>

  • <<Creare l'illusione di DIO come se essa volesse essere DIO o voglia creare questo presupposto.>>

  • <<Già, per dominare l’Universo>>

  • <<Andiamo sopra, ci sono gli altri che stanno osservando il soggetto, gli presenteremo Lidian.>>


  • Nella stanza di sopra



  • <<Dottore abbiamo visite.>>

  • <<Chi sarebbe?>>

  • <<Una donna.>>

  • <<Falla entrare.>>

  • <<Lei chi è? Si identifichi.>>

  • <<Il mio nome è Lidian.>>

  • <<Ha un accento diverso, sembrerebbe Brasiliano.>>

  • <<Vengo da Rio e mi manda l’EXP society.>>

  • <<EXP society? E cosa sarebbe?>>



  • <<Siamo un'organizzazione dedita allo studio delle onde cerebrali.>>

  • <<Già nulla di nuovo, secondo lei noi qui che stiamo facendo?>>

  • <<Capisco la sua allusione ma noi siamo un ente governativo e da quel che so voi siete solo dei privati, adesso se non le dispiace faccio entrare i miei colleghi.>>

  • <<Colleghi? Quali colleghi? Stefan vedi di spiegarmi cosa sta succedendo.>>

  • <<Glielo spiego io, il presidente ci ha dato l'incarico dell'operazione con Bulky.>>



  • << Li devo fare entrare.>>

  • <<Ma che dici? Innanzitutto, cos'è quest'EXP society e poi…>>

  • <<C'è il presidente al telefono.>>

  • <<Venite, entrate pure, Stefan falli entrare. Sentiamo cosa sarebbe questa EXP society.>>

  • <<Buongiorno noi siamo l’EXP society.>>

  • <<Mi fa piacere, e cosa sareste?>>

  • <<Semplice, nulla di complicato, siamo cacciatori di parole chiave.>>

  • <<Guardi le do le chiavi di casa mia, ci riesce a romperle? Ci riesco anche io.>>

  • <<Lei è una persona molto spiritosa, ma vedendola maneggiare un programma avanzato come Bulky di cui nemmeno lei sa l’origine credo che ridicolizzare il nostro progetto sia stupido, vista già l’assurdità di Bulky>>


  • Dottor Mario sta osservando il soggetto insieme a Roberta la sua assistente, devono persino leggere tutto quello che scrive perché persino quando scrive a volte si altera e serve a scrutinare tutto il contenuto di studio.

  • Il soggetto scrive molto, ma poche volte gli cadono oggetti mentre scrive, solo la sigaretta ogni tanto. Sembrerebbe che quando scrive sia molto calmo, a parte quando lo interrompono. Stanno cercando di capire se nella sua storia di piedi piatti ci siano risvolti dei suoi sogni e qualcosa c’è ma in stato molto confusionale. Sembrerebbe che nei contenuti delle sue storie ci siano piccole descrizioni dei sogni in maniera scomposta, volendo a comporre un puzzle di parole ed eventi. Lui studia i sogni ma nemmeno lui si ricorda se quello che scrive sia effettivamente il suo sogno o solo fantasia, non si ricorda tutto. 

Una cosa che intravede è che ha subito notato la stranezza di questi sogni ed è per questo che ha iniziato a studiarli. 

Poi ci sono le frasi scomposte istintive dove gli serve solo a sfogarsi. Tutti attendono che si arrabbi mentre fa cadere gli oggetti, la formica stessa forse, ma ciò non accade. 

Sono tutti stupiti che non si arrabbia mai. Non riescono a capire perché la formica abbia scelto questo soggetto così calmo e pacato, che non dà mai segni di nervosismo se non mentre dorme. Sì, mentre dorme si sente urlare e dimenarsi nel letto. Dottor Mario e Sofia lo studiano da anni e lo conoscono alla perfezione ma lui è imprevedibile e cambia spesso atteggiamenti persino il carattere. È decisamente un soggetto molto difficile da analizzare, il caso più complesso che abbiano mai affrontato.

  •       



  •      Nello Studio del dottor Mario e Sofia


  • Sofia <<Quindi se i sogni dicono la verità perché sono delle premonizioni allora il presente non esiste?>>

  • Con sicurezza di sé Mario risponde <<No, esiste solo passato e futuro.>>

  • <<Allora se il presente non esiste il destino non si può cambiare perché non abbiamo potere in un presente che non esiste. Ma perché il presente non esiste?>>

  • <<Tu ogni giorno quante volte ti chiedi se vincerai? Quante volte pensi a che numeri giocare?>>

  • <<Sempre, costantemente.>> Risponde Sofia sazia di queste informazioni.

  • <<Allora quello è il tuo presente ma non ricevi risposta nei sogni perché non hai un presente.>>

  • <<Quindi la nostra vita è già segnata?>>

  • <<Sì.>>

  • <<Ma se quello è il mio presente e non ricevo risposta perché non ho un presente che tipo di presente è se c'è ma non c'è?>>

  • <<Esiste solo nella realtà ma non nella tua mente. Ti mostro un calcolo e ti spiego la differenza tra presente che c'è e che non c'è.>>



  • Dottor Mario prende il quaderno e mostra alcuni calcoli a Sofia, li scrive e poi fa continuare a lei

  • <<In 30 cubi diviso due a 10 e 20 quanti cubi abbiamo?>> dice Mario.

  • <<30>> risponde Sofia.

  • <<E quante linee li separano?>>

  • <<31.>>

  • <<Dov'è la 31°?

  • <<Tra 10 e 20, ecco, quello è il presente, la linea che separa il 10 e 20 ma i cubi sono 30 e i cubi sono la vita nella tua mente.>>

  • <<Ma questo come si confina in Bulky?>>

  • <<Vedi su Bulky le parole sono i confini del tempo passato, presente e futuro.>>

  • <<Tu sai il meccanismo di questi calcoli? Perché io non lo conosco? E che rapporto ha con i sogni e le parole?>>

  • <<Questo te lo faccio vedere più in là, adesso dimmi cosa abbiamo registrato del soggetto quest’ultima settimana.>>

  • <<Dottor Mario abbiamo un caso molto grave.>>

  • <<Sofia non farla tragica, da quel che vedo si tratta di un caso di interconnessione sensoriale.>>

  • <<Dottor Mario cosa sarebbe?>>

  • <<Vedi le onde cerebrali umane si bloccano nell'aria, punto in cui interagisce con il clima>>

  • <<Quindi sta dicendo cose vere?>> Risponde Sofia perplessa

  • <<Penso di sì. Ma dimmi che tipo di atteggiamento ha avuto nei suoi rapporti con Stefania>>

  • <<Dottore a me più che disturbi mentali sembrano complessi caratteriali.>>

  • <<Intendi limiti di comportamento?>>

  • <<Esatto dottor Mario, il ragazzo presenta dei limiti.>>

  • <<Sicuramente sono dovuti da ricordi di esperienze passate>>, risponde Mario.

  • <<Lei dice? E se fosse solo una debolezza nel manifestare i propri pensieri e giudizi?>>

  • <<Questo è chiaro ma da cosa dipende se non da esperienze>>, risponde il dottore con franchezza.

  • <<Quindi queste esperienze sono state traumatizzati al punto da indurlo a proteggersi?>>

  • <<Forse la sua è bontà e incapacità di ferire il prossimo.>>

  • <<E questa non è una debolezza?>>

  • <<Forse lo ha già fatto in passato e il trauma è proprio che non conoscendo la reazione del suo interlocutore non corre rischi.>>

  • <<Quindi oltre a debolezza è anche paura?>>

  • <<Secondo me non dice agli altri ciò che non vuole sia detto a lui.>>

  • <<Quindi è lui il sensibile che si offende per nulla.>>

  • <<Potrebbe essere che si offenda oppure diventi nervoso e questo nervosismo è pericoloso.>>

  • <<È solo una questione di nervosismo?>>

  • <<Pensa che queste paure e debolezze dipendano dalle sue ossessioni su alcuni temi, persone, parole?>>

  •  <<Forse le sue ossessioni lo portano a uno stato ossessivo compulsivo che genera paure.>>

  • <<Quindi alla fine i disturbi ci sono?>>

  • <<Non direi che il suo sia proprio un disturbo ma credo che se le paure si protraggono a lungo possono portare a stati momentanei di maniacalità.>>

  • <<Secondo me entra in questa fase compulsiva nei momenti in cui si intersecano più di due o tre situazioni entrambe con lo stesso fattore comportamentale.>>

  • <<Sì possiamo dire che è molto bravo a cogliere i dettagli degli eventi.>>

  • <<Ma questo stato è solo dipendente ai fatti e non alla sua situazione mentale; quindi, lui è cosciente e viaggia solo in due binari di osservazione ed emotivi.>>


  • Il dottor Mario e Sofia non solo osservano il ragazzo per i suoi momenti di aggressività ma studiano anche il suo carattere perché devono capire cosa porta la formica a scegliere particolari soggetti. Sospettando che ci sia un fattore scatenante del carattere e comportamenti di un individuo di cui la formica abbia bisogno e che senza di questa essa non si aggiudica la vittima. 

Ma la cosa che più interessa a loro è capire cosa in realtà stia tramando questa formica. Fino adesso nessuno è sicuro al 100% che questo insetto contribuisca a scatenare eventi climatici, l’unica cosa che sanno con certezza è che i tempi di questi eventi coincidono con le alterazioni della persona e che la formica sia sempre presente, dentro il suo corpo che non è morta. La prima fu trovata New York e dopo di essa ne furono trovate altre, un esercito di formiche. Constatarono che non erano terrestri e le portarono al laboratorio. Arrivarono decisamente da altri pianeti perché nulla di esse era terrestre. 

Secondo Sofia invece si trattava di una nuova specie nata a causa dei cambiamenti climatici ma il resto degli scienziati non concordava con lei. 

Studiandola al laboratorio hanno visto come essa contribuisca all’alterazione delle onde elettromagnetiche. Nulla però di quello che hanno studiato può fornire riferimento a certezze assolute. L’unica certezza che hanno è che tutti i tempi di elaborazione dei suoi dati con gli eventi climatici coincidono a una perfezione tale che se ne convincono. Se non si tratta di un essere alieno allora questa nuova specie è perfettamente associata al clima al punto che sia il centro dell’universo. Ora veniamo a mani di burro e perché sono convinti che essa nel corpo del ragazzo stia cercando di far cadere gli oggetti. 

In realtà le opinioni sono disparate. Da una parte dottor Mario convinto che essa sia un alieno lo faccia di proposito e crede a tutta la teoria del complotto che vuole conquistare l’Universo. Dall’altra abbiamo l’EXP society che crede che gli oggetti cadano ogni qual volta la formica si trovi nella mano del soggetto e che per causa di disturbo muscolare provoca dei tic alla mano. Abbiamo la scienza divisa in due. 


  • Negli ultimi 20 anni il complottismo si è propagato nella società a livelli così allarmanti che persino la scienza è arrivata a sostenere teorie di complotto, persino i servizi segreti stessi hanno iniziato a dubitare dei propri governi arrivando a sostenere che siano loro stessi degli intermediari di altre organizzazioni governative. È diventato un fenomeno così allarmante che qualcuno ha voluto creare degli eventi solo per il gusto di farli credere veri a tutti e fare scoop mediatici e profitti economici. Altri invece solo per creare conflitto con rivali d’affari. Ma veniamo a noi: se questa formica fosse un alieno perché al posto di studiarla non lo schiacciano e basta? 

Basterebbe individuarle tutte e schiacciarle. Non sapendo loro stessi se si tratta di un alieno oppure una nuova specie rimangono affascinati dal fenomeno che si crea con gli effetti climatici. 

Coincide così tutto alla perfezione che ogni volta che c’è lei accade quello che si aspettano accada. Direte: e che fascino può avere tale circostanza? Vi rispondo in questa maniera: se voi ogni volta che vedete attraversare la strada ad un maiale tutte le volte casca un semaforo in testa a una persona, che fate? Investite il maiale ogni volta per scaramanzia in modo che non caschi il semaforo, oppure volete studiare il maiale? I sogni e il clima. Bel argomento. Una formica altera lo stato d’animo di una persona, ne compromette il sonno e questa persona fa sogni che disturbano la vita delle persone. Riaffiorano nella realtà causando disagio e scompenso. Si era convinti che questa formica essendo un alieno avesse la capacità di manipolare le menti al punto che la vita degli esseri umani fosse rovinata, contorta e disturbata. Poi in un secondo momento si è scoperto che era solo un effetto chimico della presenza di questa formica nel corpo. Quello che non capirono mai è la coincidenza che si verifica tra l’alterazione di queste persone e gli eventi climatici. Le teorie che ne sono nate sono molteplici.

Sono stati ascoltati persino cartomanti che dissero fosse semplicemente telepatia e che queste persone all'arrivo di tempeste e catastrofici subivano agitazione, semplice meteoropatia e che la formica avesse accentuato questa loro sensibilità nel sentire i cambiamenti.

Altri dissero che la formica aveva geni che combaciavano con gli stessi geni dei sensitivi e dei telepatici ed era quindi attratta da loro. 

Le teorie di complotto erano le più disparate tra scienziati, gente comune e persino politici. 

13 anni cercando di studiarla e sempre le stesse coincidenze ma per ora nessun riscontro scientifico. Fino a che un ragazzo di un piccolo centro abitato ha avuto l’intuizione di creare un programma alfanumerico che calcoli gli eventi o, meglio, le coincidenze. Un semplice ma complesso calcolatore di eventi. Voi direte: e che c’entrano le onde elettromagnetiche e cerebrali con gli eventi, trasmissione di dati meteorologici con la ricezione dell’udito? Luke ha intuito che questi telepatici ascoltano le notizie del meteo prima che arrivino nei canali di informazione; quindi, Luke sostiene che si tratti solo di telepatici alterati dalla presenza di questa formica del corpo. 

Secondo Luke questa formica altera il loro stato sensitivo e ogni qual volta arrivano questi segnali dal meteo queste persone si alterano. Quindi Bulky studia i tempi di queste reazioni. 

E perché non cacciano via queste formiche dai loro corpi? 

C’era mani di burro, piedi piatti, il giocatore d’azzardo, Luke capii che erano tutti dei telepatici, ognuno con diverse qualità. 

L’unica cosa certa è che questa formica non si trova solo nei corpi di questa telepatici, essa si trova in più corpi, ma solo in questi telepatici provoca questa reazione. Loro essendo più sensibili ne subiscono più degli altri l’influenza. Allora perché questi medici sono concentrati a studiare questi telepatici? 

Stanno studiando la formica o i telepatici? 

Forse stanno studiando entrambi. Bulky ha la funzione di analizzare i tempi di reazione tra queste persone e la formica. 

Luke con le sue intuizioni ha scoperto i calcoli giusti che stabiliscono appunto questi tempi di reazione. Dottor Mario, Sofia, e tutti gli altri esperti che stavano studiando la formica si sono tutti ricreduti quando Luke ha conosciuto Lidian e l’EXP society. 

L’EXP society ha la capacità di criptare quel ponte atmosferico che separa le onde elettromagnetiche con quelle cerebrali e Bulky ha la funzione di calcolare i tempi di reazione del viaggio tra entrambe queste energie. Quindi con l’arrivo di Lidian e l’EXP society si è stabilito che tutto quanto studiato sino adesso fosse stato tempo perso? Forse.

















  •                                            L’inizio


  • <<Con che mentalità hai iniziato Bulky?>>

  • <<Il mio primo obiettivo era scrivere quello che pensavo, tutto quello che mi passava per la testa.>>

  • <<E dai tuoi pensieri malati è nato un calcolo, da un calcolo è nato un sistema di calcoli, da un sistema di calcoli è nato un programma. Pensi di essere solo all’inizio?>>

  • <<Penso di sì, ma è solo da mettere in ordine.>>

  • <<Cosa vuoi dire?>>

  • <<È tutto già scritto.>>

  • <<In codice? Con indizi?>>

  • <<Esatto, e solo io so come proseguire.>>

  • <<Tu o io?>>

  • <<Io faccio solo quello che mi dici tu ma non ti vedo.>>

  • <<Quindi sei solo, e non sai chi sono io.>>

  • <<E non lo devo sapere.>>

  • <<Per proteggermi.>>


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