Due pagine di NON LO SO - libro ore 23:15
Biella - Vuoi fare lo scrittore?
Ciuccio - Brava! Esatto. Ho iniziato a scriverti lettere e la cosa mi è piaciuta.
Biella - Quante parole hai studiato? Prima non le conoscevi?
Ciuccio - Sai che io l’Italiano lo mastico poco e niente, credo che a scuola fosse la mia peggiore materia.
Biella - Fammi qualche esempio, anche se non sono una fan di lettere d’amore l’Italiano mi piace molto.
Ciuccio - Che ragazza favolosa che sei, con te mi trovo benissimo.
Biella - E queste parole non le conoscevi? Basta me ne vado.
Ciuccio - No aspetta! Va bene, ti dico cosa ho studiato, vediamo se te le conosci. Allora: fardello.
Biella - E tu non sapevi cosa vuol dire fardello?
Ciuccio - Lo conoscevo come termine ma solo per sentito dire.
Biella - Va bene, a posto così, non c’è bisogno di dirmi tutto il dizionario, comunque sei tu un fardello per me, e molto pesante.
Ciucco - Pesante perché porto tanti cuori. Tutti per te.
Biella - No, siamo qui solo 3 ore ed è come se fossimo stati un mese, sei davvero pesante.
Ciuccio - Gesù, così mi fai star male, perché mi dici queste cose?
Biella - Perché mi sto innamorando di te.
Ciuccio - Sei seria?
Biella - Sei così convincente che mi incanti, Ciuccio. Non sei bellissimo, ma nemmeno brutto e questa tua via di mezzo aggiunta al tuo carattere insistente mi infatua.
Ciuccio - Voglio te e solo te, le altre non mi interessano.
Biella - Sei solo un pò troppo morboso e passionale.
Ciuccio - Sei tu bellissima. Mi vuoi bene?
Biella - Ma non ti dovevo amare? Tesoruccio mio ti voglio bene, dai…
Ciuccio - Amare e voler bene, potrebbero essere due cose diverse. Ti voglio bene anch’io.
Biella - Adesso strizziamoci le guance.
Ciuccio - Non avrei mai voluto fosse finita cosi’, in questo modo brusco. Per me la nostra relazione aveva degli aspetti riconducibili alle nostre radici, quelle più emotive.